
La ragazzina di 12 anni è stata aggredita mentre tornava a casa dopo la scuola
"Quando vengono colpiti i bambini significa che si è toccato un punto di non ritorno, il più basso". Ed è proprio quello a cui si è arrivati in via San Felice con l’aggressione di un uomo, accaduta due giorni fa, a una ragazzina di 12 anni di rientro da scuola all’ora di pranzo, all’interno del palazzo in cui la ragazzina vive e alla luce del sole. Mentre la Squadra mobile è al lavoro per individuare l’uomo, di cui si hanno alcune immagini sfocate - dalle quali appare come uno sbandato - riprese dagli impianti di sorveglianza, la voce corre rapida tra i residenti e i commercianti della zona, fino a qualche anno fa tra le più prestigiose del centro storico. Fin da subito scatta l’allarme sull’episodio che sta a significare solo una realtà: "Nessuno è al sicuro", raccontano alcuni cittadini, scattando una fotografia dello scenario che, quotidianamente, si concretizza intorno al luogo dove l’adolescente ha visto per un attimo la sua vita fermarsi. "Questo è l’apice dell’insicurezza che viviamo ogni giorno in San Felice", dove di prestigioso è rimasto ben poco: "Sembra la terra di nessuno – confessa una residente, che vive poco distante dalla vittima –. Non servono le denunce sullo spaccio e sul consumo di droga; non servono nemmeno le segnalazioni sugli sbandati e i volti poco raccomandabili che orbitano" sotto i Portici. Che sono diventati "il porto franco per soggetti squilibrati – commenta un esercente –. Con la chiusura della strada per il cantiere saranno ancor più bui. Serve sicurezza per tutti noi. Quanto successo è da brividi e non sarebbe dovuto accadere". Il timore, ormai, è di "trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato – tuona una commerciante, che chiude la porta dell’attività a chiave –. La mia è una vetrina per chi passeggia, ma la strada lo è per me". E ciò che si vede dalla cassa non è un bello spettacolo: "Viviamo nel degrado, con porte chiuse a chiave e allarmi sempre accesi. Un declino inesorabile", che attanaglia San Felice, molto frequentata da bambini e ragazzi per il "servizio del dopo-scuola, l’Estate Ragazzi in parrocchia e i centri che organizzano feste e attività per i bimbi e le famiglie – racconta un’altra –. Quanto successo mette in pericolo tutti".
Mariateresa Mastromarino