Il grande Ottocento si mescola con le melodie del mondo

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di Marco Beghelli

Appena conclusa la 35ª stagione di Musica Insieme (il concerto di Grigory Sokolov annullato il 9 maggio verrà recuperato il 22 giugno), ecco prontamente annunciato il nuovo cartellone, che si snocciolerà all’Auditorium Manzoni su 16 serate, dal 19 ottobre al 21 maggio 2023, all’insegna di "grandi debutti e felicissimi ritorni", come ha sottolineato Alessandra Scardovi, presidente della Fondazione. E non solo sul piano artistico, ma anche organizzativo. Si confermano infatti le rassegne ‘Musica per le Scuole’ (dedicata agli istituti superiori) e ‘Che musica, ragazzi!’ (in cui i giovani di elementari e medie entrano a diretto contatto con gli interpreti dei concerti serali), ma anche il servizio di trasporto gratuito ‘Invito alla Musica’ per facilitare l’arrivo degli spettatori. Sono invece novità la creazione di un’essenza per l’ambiente firmata Musica Insieme, una pubblicazione multimediale offerta agli abbonati con interviste e fuori-onda dalla stagione passata, nonché la completa dematerializzazione dei biglietti, con una speciale agevolazione per gli under 35 (vendite già aperte).

Sul piano artistico, saranno ben 8 i debutti a Bologna, alternati agli esecutori già noti da tempo. Avvio in grande stile con Daniil Trifonov (19 ottobre), forse il giovane pianista più richiesto oggi al mondo, seguito alla tastiera da Beatrice Rana (21 novembre), Salem Ashkar (27 marzo) e Vadym Kholodenko (19 aprile). Pure 4 le serate violinistiche, con Joshua Bell (24 ottobre), Francesca Dego (14 novembre), Gil Shaham (9 gennaio) e Leonida Kavacos (6 marzo). Ancora gli archi protagonisti con l’Accademia Bizantina di Ottavio Dantone (12 dicembre), i Violoncellisti di Santa Cecilia capitanati da Kian Soltani (16 gennaio), il Jerusalem Quartet (20 febbraio, con la pianista Elisabeth Leonskaja – nella foto – che ritorna a Musica Insieme dopo 33 anni), un ottetto d’archi guidati da Luigi Piovano (8 maggio) e un sestetto di provenienza tedesca con Viviane Hagner, Karolina Herrera ed Eckart Runge in prima linea, sulle cui note si esibiranno eccezionalmente i mimi Bodecker & Neander (27 febbraio). Non ultimi, il clarinetto di Andreas Ottensamer (13 febbraio), la tromba di Tine Thing Helseth (21 maggio) e l’unico appuntamento sinfonico, riservato alla Filarmonica Arturo Toscanini diretta da Alpesh Chauhan, con il violoncello solista di Pablo Ferrández (3 aprile).

Se si eccettua l’appuntamento barocco con l’Accademia Bizantina (che si sbizzarrisce sul tema del concerto grosso), i programmi privilegiano come di consueto il grande Ottocento (declinando in particolare il genere principe della sonata), ma con tanto Novecento storico ed extrauropeo fra le pieghe dei Romantici. "La vera novità – sottolinea Fulvia De Colle, responsabile della programmazione artistica – è infatti l’ingresso nei nostri programmi delle ‘musiche del mondo’, che si alterneranno con grande naturalezza a Beethoven e Chopin".

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