E’ uno degli stadi più iconici: il Bologna si prepara alla prova del fuoco, quella del boato di Anfield Road, sul campo di quel Liverpool che con la Champions ha un feeling speciale.
Non a caso è stata finalista della competizione tre anni fa.
Nuovo ciclo: via Klopp e dentro Arne Slot, che viaggia a punteggio pieno in Premier dopo due giornate, segnale di voglia di tornare a lottare per il titolo con Arsenal e City, dopo il terzo posto a nove punti dallo scudetto della scorsa stagione.
L’impianto della squadra è solido: anzi solidissimo.
Perchè il Liverpool ha cambiato poco o nulla rispetto all’ultima stagione.
Aspettando l’ultimo giorno di mercato, Federico Chiesa è l’unico volto nuovo di una squadra che le stelle le ha già e che punta al rilancio sotto una nuova guida: dall’ex Roma Momo Salah a Darwin Nunez, da Diaz a Jota, senza dimenticare l’olandese Gakpo.
Questo è solo il potenziale offensivo di una squadra che ha peso, corsa e qualità in tutti i reparti: basti citare MacAllister e Szoboszlai a centrocampo, tutti giocatori con quotazioni che viaggiano dai 35 ai 70-80 milioni di costo cartellino, come pure i terzini Arnold e Robertson e il portiere Allison, altro ex Roma.
Nell’ultima stagione, il Liverpool è uscito ai quarti di Europa League, sconfitta dall’Atalanta. Anche da qui l’addio di Klopp e l’avvio di un nuovo ciclo, con la voglia di rilanciare ambizioni Champions.
Servirà un’impresa, anzi di più: stile Atalanta un anno fa. Ma nel calcio, nulla è davvero scontato fino al triplice fischio anche se c’è da ’scalare l’Everest’.