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Il Malpighi a lezione da Pippo Ricci: "Sacrifici e studio, così ce l’ho fatta"

L’ex cestista della Virtus ha incontrato gli alunni dell’Istituto di via Sant’Isaia per raccontare la sua esperienza "Per anni la mia routine è stata dura: scuola la mattina e allenamenti al pomeriggio. Non ho mai mollato".

Il Malpighi a lezione da Pippo Ricci: "Sacrifici e studio, così ce l’ho fatta"

Un ritorno sotto le Due Torri per promuovere la cultura sportiva, coniugandola al percorso scolastico e all’impegno sociale. Giampaolo Pippo Ricci, cestista di serie A e della nazionale, ex giocatore della Virtus Segafredo, incontra gli studenti del liceo Malpighi, raccontando la sua carriera dagli albori alle Olimpiadi, includendo la centralità di scuola e volontariato. Tematiche molto sentite al Malpighi, visto che "ci sono più di 40 studenti atleti – commenta il preside Marco Ferrari –. La presenza di Ricci ci mostra la sua vita sportiva, che ha dialogato con i contesti scolastici e di impegno sociale". Così, tra qualche tiro a canestro e autografi, Ricci inizia a raccontare. "Ero un ragazzo come voi: uno sportivo e uno studente abbastanza bravo – inizia il cestista –. Amavo giocare a basket, ma non sono mai stato il più forte, per questo ho dovuto fare tanti sacrifici per arrivare dove sono arrivato". Per diventare una star del basket italiano, Ricci abbandona la sua Chieti per seguire la Stella Azzurra a Roma, dove ha vissuto per "tre anni, senza mai vedere i miei genitori: la mattina andavo a scuola e il pomeriggio mi allenavo – spiega –. La routine era pesante, non avevo svaghi. L’adolescenza è stata un po’ triste, ho dovuto fare delle rinunce. Ma non ho ascoltato le voci che mi dicevano che non ce l’avrei fatta, anzi mi hanno spronato".

Poi l’esordio in serie B e l’esplosione in A, che ha condotto Pippo verso la maglia bianconera, sotto la guida di Sasha Djordjevic. "Il coach mi ha chiesto se fossi pronto per diventare capitano – confessa Ricci -. Ha scelto me, la mia autostima è cresciuta parecchio". Il legame con Bologna prosegue in campo accademico, perché il cestista è laureato all’Unibo in Matematica. "Il mio talento per la materia nasce da piccolo, ed è cresciuto con dei professori che me l’hanno fatta amare".

Tra gli allenamenti e la scuola, Pippo ha fondato l’associazione Amani Education Odv. "I miei genitori hanno costruito in Africa un ambulatorio con il reparto maternità – aggiunge il giocatore –. Ci siamo stati tante volte, due anni fa sono tornato: ho visto tanta povertà". L‘obiettivo di costruire la Kisaki Secondary School, vicino Singida. "Se a quei ragazzi chiedi quale sia il loro sogno – conclude Ricci –, la risposta sarà poter studiare, perché è questo che li rende liberi". Ed è questo il valore che Pippo trasmette ai nostri ragazzi.

Mariateresa Mastromarino