Il Marketing digitale durante la pandemia

L’analisi degli adolescenti: l’acquisto online è comodo e rapido e incentiva agli acquisti. Ma penalizza i negozi di vicinato

Migration

Noi ragazzi, si sa, utilizziamo molto i social network e, mai come in quest’ultimo anno, ne abbiamo approfittato per sentirci più vicini, per scambiarci idee e anche per, lo ammettiamo, curiosare nelle varie stories dei nostri amici.

Abbiamo notato che molto spesso venivamo tempestati da tanta pubblicità e, complice la pandemia, abbiamo utilizzato modalità differenti che spesso si sono rivelate molto semplici da capire e da utilizzare per gli acquisti online: la varietà nella scelta, che ci permette di visualizzare nello stesso tempo una quantità infinita di oggetti; i prezzi più bassi o super scontati ci invogliano a riempire il nostro carrello virtuale in pochi secondi; la spedizione a casa rende tutto più comodo nel rispetto delle norme da seguire in questo momento. Negli ultimi anni, molti negozi hanno avuto un grande successo collaborando con altre aziende per pubblicizzarsi tramite social, mezzo più veloce rispetto alla pubblicità televisiva.

Sicuramente un fattore importante per la scelta degli acquisti online è il tempo: anche se siamo solo dei ragazzi, le nostre giornate sono spesso piene di impegni e attività che riducono il tempo da dedicare a girare per negozi in centro. Quante volte ci capita di ordinare un prodotto su Amazon perché non abbiamo tempo di andare in negozio? Quanto spesso capita di visitare una pagina web perché sponsorizza qualcosa che "è un trend"? I siti per fortuna sono attivi 24 ore su 24 ed è possibile ordinare sempre qualsiasi prodotto, senza limite di tempo. Un altro vantaggio riguarda i likes che mettiamo a ciò che ci piace: infatti le aziende contano quelli apposti alla loro ’storia’ e premiano la fedeltà con i giveaway, una specie di raccolta punti formato digitale che permette di farsi conoscere da tante persone. Le piccole imprese in fase di crescita riescono ad avere una maggiore visibilità, soprattutto se guidate da giovani imprenditori che sanno usare i social.

Ma a questo punto ci siamo chiesti: "Se tutti comprano su internet, che fine fanno i negozi veri e propri?". Le aziende sono costrette a licenziare molti dipendenti oppure a ridurre gli stipendi, i disoccupati aumentano e alcune famiglie fanno fatica ad arrivare alla fine del mese. Forse noi potremmo cercare di andare nei negozi, quando possibile e per acquisti importanti, favorendo così l’economia cittadina ma anche per vedere qualcuno che non sia dall’altra parte di uno schermo.

Classe 3A: Massimiliano Banci Laderchi, Ginevra Brazzi, Ludovica Bruzzese, Clarissa Canova, Martina Dalmastri, Diogo Henrique Brandao Guimarais, Allegra Magnani, Federica Ramponi, Chiara Loreta Silvestri, Antonio Zabban. Prof. Maria Giannantonj, Filippo Maria Previdi, Chiara Capucci.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro