FEDERICA ORLANDI
Cronaca

Il martirio di Alessandra. Ergastolo all’assassino: "Sono ossessionato da lei"

Confermato l'ergastolo per Giovanni Padovani, ex calciatore che ha ucciso la ex Alessandra Matteuzzi. La Corte d'appello respinge le richieste della difesa, Padovani si dichiara pentito.

Il martirio di Alessandra. Ergastolo all’assassino: "Sono ossessionato da lei"

Confermato l'ergastolo per Giovanni Padovani, ex calciatore che ha ucciso la ex Alessandra Matteuzzi. La Corte d'appello respinge le richieste della difesa, Padovani si dichiara pentito.

Ergastolo confermato per Giovanni Padovani, l’ex calciatore di 28 anni che uccise a martellate, calci, pugni e colpi di panchina la ex Alessandra Matteuzzi, il 23 agosto 2022 sotto casa di lei a Bologna. La Corte d’assise d’appello ha difatti rigettato quasi tutte le istanze della difesa (avvocato Gabriele Bordoni), che ha insistito nel chiedere di acquisire gli esiti della risonanza magnetica cerebrale fatta all’imputato a maggio e che aveva rinvenuto una cisti di 10 millimetri nel suo cervello, e di disporre nuovi test psichiatrici sull’imputato. In primo grado, le attività peritali in questo senso s’interruppero infatti prima che completassero tutti gli esami previsti, anche perché Padovani si era in alcuni casi rifiutato di sottoporsi a colloqui e visite. Tutte le parti civili (i familiari di Alessandra, quattro associazioni contro la violenza sulle donne e il Comune di Bologna), l‘avvocato generale dello Stato Ciro Cascone e la sostituta pg Adele Starita, si sono opposti.

Padovani, giacca scura e capelli corti, ha anche preso la parola: "Ho fatto una cosa orribile, e anche se non ero al 100% ciò che ho fatto non ha giustificazione. Sono pentito e chiedo scusa alla famiglia di Alessandra, ai suoi amici e alle istituzioni. Ho il peso di aver tolto la vita alla donna che amo, da cui sono ancora ossessionato. Quando il raziocinio ti abbandona fai cose incredibili. Io non sono mai stato geloso, c’erano dinamiche tossiche. Da quando ho conosciuto lei sono passati quattro anni e sto ancora così, ho dei problemi psichiatrici. Sono ossessionato, penso a lei tutti i giorni, qualcosa non va. Sono qui in condizioni migliori rispetto a come stavo proprio grazie alla forza che Alessandra mi dà per andare avanti, altrimenti mi sarei suicidato".

In lacrime alla lettura della conferma della condanna Stefania, sorella di Alessandra: "È stata fatta giustizia. Lui neppure oggi ha rispetto per mia sorella: dice che ‘vive due vite’, la sua e quella di mia sorella? Ma lei non c’è più".