
Genovese (3B Meteo): al Sud exploit di frutti tropicali
Gaetano Genovese arriva davanti ‘Casa Carlino’ e guarda il cielo terso. Non c’è neanche una nuvola, eppure è sicuro: "Tra non molto sarà coperto e, più tardi, potrebbe piovere". La vita del meteorologo è così, sempre alle prese tra una previsione e l’altra. Una vita fatta, purtroppo, anche di "insulti" quando le previsioni non coincidono o quando, magari, "piove proprio nel giorno del matrimonio di qualcuno". Responsabile degli eventi di 3B Meteo e divulgatore scientifico, la ‘missione’ di Genovese è raccontare il proprio lavoro con parole chiare, affrontando concetti che, spesso, hanno nella variabilità la propria natura. Spiegando, innanzitutto, la differenza tra clima, cioè "quello che ti aspetti", e meteo, cioè "quello che ti becchi".
Inizia così ‘Meteomania’, talk centrale nella ricchissima mattinata di Agrofutura che vuole mettere in luce come il cambiamento climatico non sia più solo una questione ambientale, ma sociale.
Genovese parte da come vengono elaborate le previsioni: "La prima cosa che si fa è osservare il tempo in atto – spiega –. Lo facciamo con strumenti e satelliti che permettono di capire il moto dei venti e delle nuvole. Poi ci sono il radar meteorologico e l’analisi dei campi di alta e bassa pressione". I valori delle variabili vengono così ‘dati in pasto’ agli algoritmi e poi tradotti in mappe. Dopo l’analisi delle mappe, i meteorologi traducono le informazioni in ‘icone’.
Il meteorologo utilizza anche un paragone calzante per spiegare come nel proprio campo "uno più uno non faccia due, ma magari una volta faccia 1,8 e una volta 2,2". "Il nostro lavoro è proprio comunicare l’incertezza – prosegue –. Ecco perché dietro ai dati e ai numeri ci sono persone umane: noi abbiamo almeno 12 o 20 meteorologi di turno che analizzano i dati. E la previsione ha un’affidabilità molto elevata entro 48-72 ore da quando viene elaborata".
Le diapositive fanno il resto, accompagnando la presentazione di Genovese con immagini potenti, come quella che mostra se la temperatura globale sia davvero aumentata o meno negli ultimi 140 anni (con un atlante che, da blu, diventa completamente rosso), o come quelle che mostrano i grandi cambiamenti nelle colture, con ad esempio l’exploit di frutti tropicali al sud e il proliferare di ulivi al nord. Tutti ascoltano interessati, cercando di capire come orientarsi tra previsioni, app e siti. E, alla fine, verso le 15 del pomeriggio, il cielo si annuvola davvero.