
Lorenzo Piscitelli, 18 anni: per fare luce sulla sua tragica morte la famiglia si è rivolta a un'agenzia investigativa privata
Ci sono tante cose da chiarire sulla morte di Lorenzo Piscicelli, il 18enne di Anzola che si è tolto la vita, in via della Canapa, nelle campagne della Bassa, mercoledì della scorsa settimana. Un fascicolo, senza indagati né titoli di reato, affidato alla pm Elena Caruso, è stato aperto in procura sulla morte del giovane, a seguito dell’esposto della madre ai carabinieri dopo il ritrovamento del corpo.
A supportare la famiglia c’è la Diag di Bologna, agenzia investigativa che sta seguendo da vicino lo svolgersi degli eventi. Non è chiaro, a oggi, cosa possa aver spinto Lorenzo, che pur stava attraversando un periodo difficile, a detta degli amici, a un gesto così drastico.
E mentre la famiglia si è chiusa nel dolore, alla ricerca di alcune risposte (la madre ci tiene a precisare di non aver mai rilasciato dichiarazioni), alcuni amici e vicini di casa di Piscicelli e della madre hanno organizzato una raccolta fondi per aiutare le famiglie a sostenere le spese per i funerali.
A organizzare il tutto, sulla piattaforma GoFundMe, Paolo Cavalieri, che scrive: "Lorenzo è diventato il figlio di ognuno di noi. In memoria di Lorenzo nasce questa raccolta fondi, con amore e rispetto verso il profondo dolore che sta attraversando la sua mamma, siamo sicuri che uniti possiamo fare molto per alleviare almeno dal punto di vista economico questo tragico momento. Chiediamo di fare girare il più possibile, ognuno di noi può nel suo piccolo fare qualcosa di grande".
In poco tempo sono già stati raccolti più di 8mila euro. Nei giorni scorsi la madre di Lorenzo, sui social, ha pubblicato un commovente video con un collage di foto di lei e il figlio per ringraziare chi, di istituzioni e forze dell’ordine, ha collaborato alle ricerche di Lorenzo, fino alla tragica scoperta, e la comunità che le ha dimostrato grande solidarietà: "Non posso non ringraziare i militari del comando di Anzola, la Protezione civile e i vigili del fuoco, il sindaco Paolo Iovino e la giunta comunale. Coloro che hanno cercato di darmi forza e che, nei giorni seguenti, con estrema pazienza, sensibilità e umanità, mi hanno aiutato ad accompagnarlo oltre. Ringrazio la comunità di Anzola, dove Lorenzo ha trascorso la sua vita, che si è stretta in un enorme abbraccio".