"Il nostro successo grazie a ’Dress Coders’ ad appena 19 anni"

di Francesco Moroni

Le idee e la creatività non mancano, lo spirito imprenditoriale nemmeno. A certificarlo sono la presenza sul mercato come una delle due uniche aziende in grado di trattare materiali di questo tipo e una storia di successo, nata nel 2018 sotto le Due Torri dalla mente di due giovanissime creative. "Avevamo appena 19 anni", ripete Alessandra Perlino, che ora ne ha 24 e insieme alla coetanea Serena Taglioli ha fondato la startup ‘Dress Coders’. Il brand si occupa di ricami in fibra ottica diffusiva, anche detti ‘filati luminosi’. Le due dinamiche imprenditrici hanno inventato anche una speciale tecnica: si chiama ‘Ricamo 4.0’ e viene realizzato a mano con l’ausilio di filati luminosi in fibra ottica diffusiva e materiale elettroluminescente.

Perlino, in Italia è difficile essere giovani imprenditori?

"Sì, è difficile essere valorizzati quando si è giovani, ci sono situazioni in cui magari clienti o stakeholder non ti rendono la vita facile".

Voi come avete fatto?

"Ci sono anche esempi virtuosi e l’Emilia-Romagna è un terreno più fertile rispetto a tante altre realtà. Ad esempio, con la Camera di Commercio di Bologna ci siamo sempre trovate bene, così come con gli altri enti locali".

Come nasce ‘Dress Coders’?

"Attraverso un percorso in un’azienda bolognese che si occupa di sviluppo software: abbiamo ideato il progetto di una tecnologia innovativa applicata all’abbigliamento, ‘Wereable Technology’, con un approfondimento sull’utilizzo della fibra ottica".

C’è una grande differenza con l’estero?

"In America i contatti sono arrivati subito, a bizzeffe: il mercato poi è molto più veloce. Avevamo anche in ballo un progetto nelle Rsa, ma poi è stato stoppato dal Covid. Con la pandemia ci siamo dovute un po’ reinventare, passando dall’alta moda allo sport. Abbiamo saputo resistere alle sfide e adattarci".

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