Il Notaio risponde: agevolazione Imu prima casa, cosa cambia con l’ultima sentenza

La normativa in vigore dal 2019 (legge 1602019) stabilisce l’esenzione IMU dell’abitazione principale. Per abitazione principale si intende l’immobile iscritto nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare nel quale il possessore e i componenti del suo nucleo familiare dimorano abitualmente e risiedono anagraficamente. Dimora abituale e residenza anagrafica sono dunque i presupposti per l’esenzione IMU. Una modifica introdotta nel 2021 (art.13 D.L. 2012021) ha previsto che, qualora i componenti del nucleo famigliare abbiano stabilito la dimora abituale e la residenza anagrafica in immobili diversi posti nel medesimo comune o in comuni differenti, l’agevolazione IMU non può applicarsi a entrambi gli immobili. Per effetto di tale disciplina quindi una sola abitazione – a scelta – può usufruire delle agevolazioni Imu. La Corte costituzionale con una recentissima sentenza (n. 2092022) ha ritenuto illegittima tale previsione normativa in tema di abitazione principale, in quanto penalizza solo le coppie coniugate o costituite in unione civile. Infatti, tutti gli altri, non legati da tali vincoli civili, possono godere delle agevolazioni fiscali IMU se risiedono e dimorano in immobili diversi. La Sentenza della Corte Costituzionale da cui deriva l’abrogazione dell’art.741 legge 1602019 consente certamente un alleggerimento della pressione fiscale dell’imposta Imu a carico delle famiglie, considerato che attualmente può essere ricorrente in ambito famigliare che la coppia possa vivere in due case diverse e ricongiungersi ad esempio nel fine settimana.

Per ulteriori informazioni consultare la pagina Facebook ‘Notai dell’Emilia-Romagna’. I Notai del Distretto sono disponibili per consulenza presso i propri studi.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro