Bologna, 12 dicembre 2023 – Ieri mattina alla Chiesa dei Servi, in occasione della conferenza internazionale Respice Finem, è stato presentato in anteprima mondiale un disegno attribuito al Parmigianino, una Santa Famiglia (18,9x17,7 centimetri), che un’azienda bolognese è riuscita ad acquistare a un’asta parigina nel 2015, a una cifra incredibile: meno di mille euro. Una storia ’magica’, assicura l’advisor Fiorenza Renda, in prima linea ieri all’evento in basilica dedicato ai 520 anni della nascita del pittore parmense; proprio lei infatti ha avuto la capacità di capire immediatamente che quel disegno poteva avere un grande valore e ha consigliato ai suoi clienti di partecipare all’asta, dove la cifra di partenza era di qualche centinaia di euro. Ora, dopo uno studio lungo e minuzioso da parte di tanti esperti, si ragionerà su come valorizzare l’opera per renderla visibile a tutti.
Signora Renda, com’è avvenuta questa scoperta?
"Nel 2015 un’azienda mia cliente aveva deciso di fare un investimento e io proposi il catalogo di un’asta che si teneva a Parigi a Palace Drouot, dove avevo individuato un paio di opere della scuola italiana rinascimentale che secondo me non erano state capite, cosa che poi si è rivelata vera. La prima opera battuta è stata questa, portata a casa a meno di mille euro. Avevo consigliato anche la seconda opera dello stesso lotto, uno studio di mani che secondo me sarebbe da attribuire a Leonardo, con base d’asta a 600 euro, che in altre occasioni non era stata battuta, per dire il livello di incompetenza e disattenzione riposta, ma questa improvvisamente viene aggiudicata a 250mila euro...".
Quale potrebbe essere il valore del disegno attribuito al Parmigianino?
"Potrebbe valere circa un milione di euro".
Cos’è accaduto all’asta tra la prima opera battuta a così poco e la seconda?
"Evidentemente, dopo che il mio cliente riuscì ad acquistare la prima opera a una cifra così bassa, iniziò il tam tam che arrivò a chi di competenza e quella seconda opera nello stesso catalogo, battezzata a 100 euro di più, diventò un combattimento tra due compratori tramite telefono. E il prezzo schizzò. Quel catalogo girava da diverse settimane ma la casa d’aste Ader non aveva dato peso alle opere, e credo che dopo si sia davvero pentita. Perché insomma, da Emile Calando (celebre colleziionista), nello stesso lotto, erano già state vendute opere acclarate e attribuite a Michelangelo e Raffaello, ora in giro per musei blasonatissimi, e questa congruenza attirò subito la mia attenzione".
Come si presenta la Santa Famiglia?
"E’ un disegno piccolo su carta, che venne piegato in quattro parti, con una piegatura identica a quella di un’opera di Raffaello che si trova anche all’International Gallery di Washington. Inizialmente ho anche pensato fosse un Raffaello, e continuerò a pensare che l’abbiano fatta insieme, Parmigianino è stato suo allievo, poi l’équipe di esperti è giunta alla conclusione che sia un’opera giovanile del periodo romano del Parmigianino, un personaggio straordinario che tra i suoi più importanti committenti ebbe proprio l’Ordine dei Servi di Maria. Dunque non è una magia che sia tornato a Bologna e in questa chiesa?"