
L’ex guazzalochiano si è candidato alle ultime Regionali nella lista di Ugolini "Ragioniamo tutti insieme sulla mobilità, coinvolgendo urbanisti e architetti".
"Sono trent’anni che parliamo di tram e Passante. Basta, con questi balletti non si arriva a niente". Daniele Corticelli (nella foto), ex guazzalochiano, già consigliere della Tua Bologna e candidato alle ultime Regionali nella lista di Elena Ugolini, ammette di averne viste di tutti i colori in questi anni.
Che cosa ne pensa dell’ennesimo scontro sul Passante?
"In verità anche del tram si parla dal 1996 quando c’era Vitali come sindaco. E ancora non si è fatto nulla. Sul Passante, i ragionamenti sono trentennali. E la soluzione per la mobilità cittadina ancora non si è trovata, tra Passante Sud, Nord, di Mezzo e relative tifoserie".
Lei che cosa propone?
"Smettiamola di difendere orti e orticelli, ragioniamo tutti insieme sull’anello completo nord-sud e di come sviluppare la città nel perimetro dell’attuale tangtenziale. Quello che è certo è che il Passante di Mezzo non mi convince e non mi ha mai convinto. Sbagliato dire, come ha fatto il governatore Michele de Pascale, che ’si faccia costi quel che costi’, visto che l’investimento è cresciuto a 3,5 miliardi... Sono convinto che si possa fare di meglio".
Propone un tavolo bipartisan?
"Sì. Che metta finalmente al centro il sistema Bologna, sfruttando al meglio la sua centralità geografica. Coinvolgiamo urbanisti e architetti. Dobbiamo risolvere il problema del traffico. Stare in coda è anche un costo economico".
In che senso?
"Secondo il report di Inrix a Bologna, perdiamo in media 41 ore nel traffico ogni anno. Considerando che in città ci sono 392mila abitanti e considerando un salario orario di 12,82 euro, rischiamo di perdere 206 milioni di euro all’anno. E se consideriamo la Città metropolitana, il salasso cresce a mezzo miliardo (525 milioni, ndr)".
Guardando alle elezioni comunali del 2027, la mobilità rischia di essere il tema chiave della futura campagna elettorale. Come la vede?
"Le urne sono ancora lontane, ma credo che, dalla mobilità in avanti, saranno tanti i cittadini che vorranno cambiare lo stato attuale delle cose. Bologna è allo sbando. Penso al lavoro dello scoperchiamento del canale di Reno, ma anche all’aumento dei costi dei biglietti del bus in arrivo. Per un servizio pubblico, alzare il costo da 1,5 a 2,3 euro è vergognoso...".