Il Passante si fa, Autostrade: "Opera modello"

Via libera definitivo al progetto: in estate gli espropri, i cantieri veri tra un anno. Bonaccini e Lepore: "Infrastruttura all’avanguardia"

Il Passante si fa. Storico via libera definitivo all’allargamento di tangenziale e autostrada nei 13 chilometri circa di tratto bolognese. Dopo sei anni di tira e molla e dopo la rottamazione del vecchio progetto dell’anello a Nord della città, la Conferenza dei servizi ieri ha dato la stura a tutto il pacchettone. Esultano Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, Società Autostrade e pure il ministero della Mobilità sostenibile, il notaio silenzioso che entro l’estate darà l’ok anche al progetto esecutivo. Confermato il cronoprogramma: fase degli espropri e primi cantierini propedeutici con interventi ai sottoservizi nel corso dell’estate, i primi lavori impattanti sono attesi invece all’inizio del 2023.

Viene inoltre subito istituito l’Osservatorio per il monitoraggio ambientale, che lavorerà per 8 anni, mentre una novità arriva da Autostrade, che crea ad hoc la società Elgea specializzata in energia verde. Sarà lei a realizzare il ‘parco’ fotovoltaico chiesto dal Comune. "Si tratta di un modello che auspichiamo possa essere replicato a livello di sistema e a beneficio del Paese, per la realizzazione efficiente delle opere necessarie a una mobilità sempre più sostenibile – ha dichiarato Roberto Tomasi, amministratore delegato di Aspi, parlando di Elgea –. Il Passante è un’infrastruttura nevralgica che contribuirà a snellire i transiti". Soddisfatto il sindaco Matteo Lepore: "Un lavoro segnato da un pieno spirito di collaborazione e condivisione tra le diverse istituzioni e Autostrade, che apre una nuova stagione". Il governatore Stefano Bonaccini: "Il Passante si farà, grazie a un progetto che insieme abbiamo reso eco-sostenibile".

Paolo Rosato

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