Il personale finisce ko, tutti gli ospiti trasferiti in un’altra struttura

Il caso Villa Vittoria a Loiano: "Solo tre dipendenti sani". Dall’inizio dell’emergenza sono oltre 50 i ’nonni’ morti negli istituti

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Ad oggi sono oltre 50 gli anziani, uomini e donne, che non ce l’hanno fatta. Pezzi di storia che non ci sono più. Tutti, con altre patologie e con l’età avanzata che non ha certamente aiutato, spazzati via dall’ingresso del Covid-19 nelle case di riposo e negli istituti di cura. "La guerra è doppia – spiegava proprio ieri Sergio Venturi, il commissario regionale per l’emergenza – al momento: dentro le case private e nei focolai degli istituti per anziani". I casi di positività, purtroppo, non si contano quasi più. E nemmeno i decessi.

Rodriguez e Cammino. Altri due pensionati,che erano ricoverati alla Rodriguez di San Lazzaro, poi trasferiti in cliniche private diventate Covid, sono morti anche ieri. "Dopo i 15 trasferimenti dei giorni scorsi – spiega Marica Prandini della Cgil – la situazione sembra essere migliorata. Anche se resta il problema Oss e infermieri che ancora non si trovano". Emergenza anche alla cooperativa sociale In Cammino di viale Pepoli, in città. "Al momento abbiamo un morto accertato per Covid – raccontava uno dei responsabili –, altri invece sospetti". Almeno cinque, secondo i sindacati. Tre invece le operatrici positive, una delle quali ricoverate, con la stessa coordinatrice costretta a casa in malattia. Restando a Bologna, leggermente meglio la situazione degli ultimi giorni al Parco del Navile di via Sostegnazzo dove sono morti già in sette (tra cui un uomo con importanti disabilità): "Qualche soluzione è stata trovata, – così Simone Raffaelli, Cgil – ma se il virus dovesse un domani tornare bisogna farsi trovare pronti".

Maxi trasloco. Una giornata da dimenticare, invece, quella vissuta alla casa di riposo Villa Vittoria di Loiano, dove il personale è stato letteralmente falcidiato come spiega la responsabile Silvia Gozzi: "In quattro si sono ammalati e siamo rimasti tre. Oggi sono venuti a fare i tamponi a tutti e ora attendiamo i risultati". Così si è deciso di trasferire tutti e dieci gli ospiti – fino a ieri senza sintomi – nella vicina Villa Sirente di Pianoro, a sua volta liberata dai precedenti residenti (una ventina), accompagnati alla residenza sanitaria Casalino di Loiano. "Insieme all’Ausl – le parole del sindaco Franca Filippini – abbiamo ritenuto che la situazione di Villa Vittoria fosse molto grave con il personale ridotto all’osso. Per questo si è deciso per il trasferimento degli anziani". I quali, nonostante il dolore per il trasloco forzato, in attesa dell’esito dei tamponi, fisicamente stavano tutti bene. "Nessuno ha sintomi – ha precisato ancora la Gozzi – e questo è la cosa più importante". Villa Vittoria è stata sanificata e temporaneamente verrà chiusa in attesa di poter riabbracciare i suoi nonni.

Sant’Anna ko. La situazione più difficile resta sempre quella dell’istituto cittadino Sant’Anna e Santa Caterina (18 anziani morti e circa il 40% del personale in malattia). Ieri l’Ausl ha effettuato una trentina di test sierologici a infermieri, operatori socio sanitari e al resto dei dipendenti rimasti al lavoro. Nei prossimi giorni potrebbero infine rientrare anche i primi ammalati se i due tamponi saranno negativi.

n.b.

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