Bologna, 11 novembre 2024 – "Abbiamo un piano". È il messaggio che Irene Priolo lancia agli alluvionati, chiamando in causa il governo, dall’evento elettorale ’Missione suolo’ alla Casa di quartiere Katia Bertasi, nel cuore della Bolognina.
La governatrice facente funzioni e capolista del Pd alle prossime elezioni regionali tiene a spiegare quali sono i progetti pronti per mettere in sicurezza le zone critiche del territorio. E lo fa attorniata da tre esperti, il climatologo Carlo Cacciamani, il geologo Paride Antolini e l’idrologa Elena Toth, chiamati a spiegare perché gli eventi degli ultimi due anni sono eccezionali e perché non basta ’pulire i fossi’ per difendersi.

La Regione ha già presentato al Commissario un piano stralcio da 877 milioni, 280 dei quali destinati al bacino del Reno, distillato da un più ampio progetto da 4,6 miliardi.
"Il piano stralcio – ha sottolineato Priolo – prevede interventi specifici su quei bacini che sono andati in difficoltà sia nel ’23 che nel ’24. Ci sono alcuni interventi forti sull’Idice, per il quale stiamo chiedendo di agire anche a monte, quindi sullo Zena e sul Savena, che sono un problema". Per questi corsi d’acqua l’amministrazione uscente prevede "anche di fare della laminazione controllata – aggiunge Priolo –. Ma anche sul nostro Samoggia, che è un bacino molto significativo e importante. Per quanto riguarda il Reno noi stiamo chiedendo di intervenire per il Cavo Napoleonico, che come noto è un’opera molto importante per il nostro territorio perché è uno scolmatore del Reno, mentre per il suo bacino abbiamo delle opere significative che vanno a insistere sul Santerno e sul Sillaro: in questo caso abbiamo previsto due casse di espansione per ognuno dei due fiumi. Perché sono importanti? La cassa sul Sillaro, per intenderci, salva Castel Guelfo, quindi sono interventi puntuali ma per noi significativi".
Nell’occasione, la presidente non rinuncia a punzecchiare il Governo: "Aspettiamo che il commissario Figliuolo approvi il piano speciale, che abbiamo già presentato al Governo. Speravo che lo facesse due settimane fa, ma diciamo che ancora il percorso non l’ha concluso. Sono stata personalmente a Roma, ma evidentemente sta avendo qualche rallentamento da parte di qualche ministero, speriamo che non sia un ’fermo elettorale’ perché il territorio attende moltissimo che questi piani speciali siano approvati. Noi non abbiamo solo le idee ma anche i progetti e abbiamo bisogno che vengono finanziati: dopo l’emergenza in Spagna il governo ha stanziato immediatamente 10 miliardi, noi siamo ancora in attesa del secondo stanziamento dei 50 milioni che abbiamo chiesto per mettere in campo interventi di riparazione. Noi non abbiamo tempo da perdere".
Dopo la drammatica testimonianza di Ilaria di Michelangeli, alluvionata di Budrio, il climatologo Carlo Cacciamani ha ribadito che questi fenomeni meteo estremi "stanno crescendo in maniera rapidissima in intensità e ricorrenza".