Il piano della Regione: "Da oggi più tamponi"

Venturi: "Sarà potenziato per trovare gli asintomatici" Bonaccini: "Inizieremo dagli operatori sanitari"

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Il "piano di potenziamento dell’attività dei tamponi" è pronto e oggi verrà presentato al presidente della Regione, Stefano Bonaccini (che in serata ha spiegato: "Partiremo da chi lavora nella sanità regionale e proseguiremo sugli altri cittadini"). E sarà necessario, secondo le nuove indicazioni dell’Oms, soprattutto per cercare le persone positive asintomatiche. Un piano "diversificato per province", spiega il commissario per l’emergenza dell’Emilia Romagna, Sergio Venturi, con tamponi "per tutti i dipendenti e convenzionati con il Servizio sanitario nazionale" e a questo se ne aggiungerà uno "più complessivo di ricerca del virus nelle persone e nei contatti". Si andrà per gradi, precisa nel consueto punto stampa, "sarà un piano dinamico che cambierà giorno per giorno". Poi l’aggiunta: "Non è una questione di cura, ci cambia poco sapere se uno è positivo o meno. Ormai i sanitari sono capaci di capire se c’è il covid anche solo visitando, senza il tampone. Ma lo facciamo perché abbiamo bisogno che gli operatori dei servizi sanitari siano tranquilli nel loro lavoro".

Il commissario, snocciolando i soliti drammatici dati, si è soffermato sulla diminuzione dei positivi rispetto a lunedì, con un tasso di crescita sceso dal 16-17% al 13%. "Una buona notizia? Sì, ma non sufficiente". Cosa aspettarsi allora? "Tra fine settimana e l’inizio della prossima, vedere gli effetti di questa segregazione, sulla quale io insisto tanto per restare a casa". Perché l’obiettivo è "arrivare ad avere 10 casi in più e poi zero". Venturi, nel ricordare ancora una volta di "non lasciare soli i nostri operatori", perché il "mio timore più grande è che non ce la facciano più a sostenere i carichi che hanno", alla fine della diretta facebook si è rivolto direttamente a loro, agli eroi. Medici, infermieri, addetti alle pulizie e alle sanificazioni: "Voi non avete idea di quante persone vi vogliono bene – ha concluso commosso – e vi sorreggono: fuori da tanti ospedali ci sono cartelli e lenzuoli, per darvi il coraggio di continuare in un lavoro di cui tutti hanno bisogno". E alla fine, "insieme, ce la faremo".

Nicola Bianchi

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