
Alcuni dei tanti fan che ieri pomeriggio aspettavano entusiasti il primo dei due concerti al Dall’Ara. Nelle foto, da sinistra: Andrea Gazzoli e Simone Rondi e poi Mirella Martinelli con le figlie Alice e Arianna Landi. Sotto: Laura Cristofori con. Rita e Luca Stelliferi
Quando si domanda loro da quanto tempo seguano Vasco, la risposta è la stessa, rimbalza di generazione in generazione, di madre in figlia. "Da sempre", dicono. Sono le tre del pomeriggio, il termometro segna 34,5 gradi e il perimetro dello stadio è marcato dai tantissimi giovani in coda. Poco prima dell’apertura delle porte, alle 16, qualcuno accusa il caldo torrido, ma subito riceve assistenza. Ci sono genitori con i bambini appesi al collo, gruppi di amici riconoscibili dagli stessi versi del Kom sulla maglia, mamme che hanno cresciuto le figlie a "pane e Vasco", assicurano.
Come Mirella Martinelli, bolognese, al Vasco Live Duemilaventicinque con le figlie Arianna e Alice Landi. Non si accontentano della data di ieri, saranno nel pubblico anche stasera. Quando Mirella racconta di aver cresciuto le ragazze a "pane e Vasco", non lo dice esagerando. "Non ho mai perso un concerto. Neppure quello del 1996, quando ero incinta di Arianna, che è nata due giorni dopo e considera quello nel pancione il suo primo live". Oggi indossa con fierezza la maglia del ’96 che sua madre portava 29 anni fa. Lubiana Beneventi è di Modena e ha 58 anni, anche lei in fila con la figlia. Segue il Blasco da quando i primi concerti erano a Baiso, nel Reggiano, davanti a venti, trenta persone al massimo. Buffo pensarci oggi, mentre si osservano i fiumi umani di fan che arrivano da ogni angolo dello stivale.
"L’anno scorso siamo andate a Zocca per portargli tortellini, salame e formaggio – racconta Lubiana –. Gli chiesi come facesse a coinvolgere generazioni tanto lontane, come la mia e quella di mia figlia adolescente. E lui non lo sapeva, mi rispose semplicemente: ‘Ditemelo voi’".
La risposta pronta ce l’ha Andrea Gazzoli, 20 anni da Brescia, accanto all’amico Simone Rondi. La loro è una passione cresciuta in famiglia, ereditata dai genitori e fatta propria. Alla difficile domanda del perché Vasco gli piaccia tanto, Andrea ha la voce ferma, non deve pensarci tanto: "Perché laddove io faccio fatica a esprimermi, a decifrare le mie emozioni, arriva lui". Lo ha fatto con uno dei suoi più grandi successi di sempre, Vivere, canzone preferita del ragazzo. Tra gli affezionati che collezionano concerti, Silvano Del Monte, 60 anni, ammette di essere al primo. È stata la figlia Sofia, che di anni ne ha 30, a regalargli il biglietto di quella che è stata "la colonna sonora della sua storia d’amore".
Da Viterbo è arrivata un’altra mamma con figli al seguito. Si chiama Laura Cristofori ed è con Rita e Luca Stelliferi, di 21 e 15 anni. "Sono nata con le canzoni di Vasco – dice –, mi toccano le storie che racconta e la capacità di coinvolgere i bambini così come le persone più grandi". I ragazzi hanno iniziato a seguire il cantautore in giro per l’Italia tre anni fa, al Circo Massimo; poi lo stadio Olimpico a Roma, San Siro a Milano e ieri al Dall’Ara, dove mentre il sole brucia, il tempo crea eroi, per usare le parole del Kom.