1) Sburocratizzazione. Questo è quello di cui hanno davvero necessità, in questo momento, le aziende del nostro territorio. Con la digitalizzazione, si possono accorciare le tempistiche di alcune pratiche da 30 a 4-5 giorni: questa è la cosa principale. Bisogna, inoltre, cercare di far colloquiare i negozio di vicinato con il mondo digitale perchè altrimenti continueranno ad invecchiare e rischieranno di sparire.
2) Quella delle frazioni è una crisi endemica. Molte delle dieci frazioni di Budrio hanno perso negozi e servizi, anche di prima necessità. Vanno digitalizzate, non solo potenziando la cablatura, ma anche insegnando ai cittadini della frazioni come fare certe pratiche online, avvicinandole all’amministrazione anche digitalmente. Vanno, poi, aumentate le risorse per ogni singola frazione, ma per quelle servono soldi dallo Stato.
3) Il problema dei trasporti va di pari passo alle poche risorse economiche del Comune. Le convenzioni ci sono, la linea ferroviaria anche, ma le corse vanno pagate: sono d’accordo che sia assurdo che dopo le 20 non ci siano più treni per e da Budrio, ma ogni servizio ha un costo e la coperta o la tiri da una parte o dall’altra. Bisognerà lavorare di concerto con Città Metropolitana e Regione e capire cosa e come potenziarlo. Un’idea sarebbe quella di aumentare il car sharing. La Trasversale di Pianura da Budrio a Villa Fontana? Servono 30 milioni.
4) L’Unione Terre di Pianura non funzionava più, ma credo che di base sia un ente che non può più funzionare. Ogni Comune ha le sue dinamiche e le sue problematiche. Uscire dall’Unione, ma rimanere in convenzione con alcuni servizi è stata una scelta pratica.
5) In cinque anni abbiamo risanato i conti. Dimezzato il debito pubblico. Affrontato la rottura dell’Idice, una pandemia e la crisi della guerra russo-ucraina. Ci vuole capacità, responsabilità. Ed è quello che farò anche nel prossimo mandato.
Zoe Pederzini
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