Il richiamo della foresta che cura lo stress

A Monte Baducco, Cai e Cnr hanno allestito un itinerario terapeutico nel bosco. Una psicologa guida gli escursionisti fra gli alberi

Migration

"Immaginate di usare la vostra vista per scoprire l’ambiente circostante per la prima volta – spiega la psicoterapeuta –, come farebbe un alieno appena caduto sulla Terra". Il rintocco della campana tibetana invita i partecipanti a sparpagliarsi nel bosco per esplorarlo, liberandosi di tutti gli affanni della vita quotidiana, per pensare solo a ciò che succede ’qui e ora’, come i cani e gli animali della foresta.

Che passeggiare nella natura facesse bene al corpo e allo spirito all’incirca si era già capito. Quanto, come e perché, invece, sono interrogativi su cui si sono applicati i ricercatori del Cnr e il comitato scientifico del Cai, per cercare di definire e massimizzare i benefici della ’terapia forestale’, fino a farne uno strumento a disposizione dei medici per prescrivere vere e proprie cure ai pazienti. A Castiglione dei Pepoli, in località Monte Baducco, si trova uno dei siti italiani individuati dalla campagna di ricerca condotta a questo scopo. Nell’estate 2021 è stato effettuato un esperimento con escursionisti volontari, misurando i loro parametri vitali e intervistandoli prima e dopo la passeggiata nella foresta. Da quest’anno invece la ’terapia forestale’ è diventata un appuntamento ricorrente, fiore all’occhiello della sezione Cai di Castiglione. Domenica si è tenuta l’ultima sessione della stagione, le passeggiate terapeutiche riprenderanno in primavera. "Questa zona è stata individuata dai ricercatori attraverso immagini satellitari – spiega Stefano Fabbri, presidente del Club alpino locale e accompagnatore –. Il percorso deve avere determinate caratteristiche, deve evitare qualunque tipo di manufatto legato alla presenza umana e non presentare salite o discese troppo ripide che comportino fatica e impegno fisico importante".

A fare la differenza, secondo gli esperti, sono le sostanze rilasciate nell’aria dagli alberi, che hanno un effetto diretto sul nostro corpo, ad esempio abbassando l’ormone dello stress, il cortisolo, e potenziando il sistema immunitario. L’anello di Monte Baducco, che si sviluppa fra i 900 e i 1100 metri di quota, è lungo 4 chilometri e ha un dislivello complessivo di 200 metri dolcemente distribuiti. È stato in parte ricavato da sentieri preesistenti e in parte tracciato e segnato dallo stesso Stefano Fabbri attraverso una splendida faggeta vergine. Oltre ai faggi, l’itinerario attraversa terreni coperti da castagno e abete bianco.

All’ultima passeggiata della stagione partecipano sette escursionisti, fra cui ben quattro medici potenzialmente interessati a prescrivere la terapia ai propri pazienti. Gli esercizi mentali e sensoriali studiati per trarre il massimo beneficio dalla mattinata sono condotti dalla psicoterapeuta Annarita Piazza. Si cammina in silenzio e a passo molto lento, al punto che per percorrere i quattro chilometri si impiegheranno ben tre ore. In punti prestabiliti ci si ferma e la psicologa, munita di campana tibetana, invita i partecipanti a esercitare uno dei cinque sensi, per una decina di minuti. A fine passeggiata, disposti tutti in cerchio, ci si confronta, scambiandosi impressioni sull’esperienza vissuta e constatando lo stacco tangibile dalla vita ansiogena della città. La dottoressa Piazza, infine, tira le somme e cita il poeta americano Gary Snyder per ricordare ai partecipanti che "la natura non è un luogo da visitare, ma è casa nostra".

Enrico Barbetti

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro