Il ricordo di Sante Notarnicola: "La sua lotta per la libertà non muore"

L’omaggio dei compagni del Mutuo Soccorso all’oste, bandito e poeta di via del Pratello

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"Ragazzi, oggi il lavoro non ve lo dà proprio nessuno. E non solo il lavoro, anche un minimo di vita decente. Questo diventa un carcere. E non a caso i compagni che lottano, nelle manifestazioni e non solo, cominciano ad essere parecchi dentro. È su questo che voglio attirare l’attenzione dei giovani. Bisogna organizzarsi". Così, nel 2014, Sante Notarnicola parlava ai ragazzi arrivati per la presentazione del suo libro, ospitata al centro sociale Vag61. L’oste del Pratello, già rapinatore di banche e braccio destro di Pietro Cavallero, poeta e anarchico, morto lunedì a 82 anni, non aveva mai smesso di credere nei suoi ideali: "Per me essere comunisti è l’unico modo di essere uomini", scriveva nel 1972.

Un pensiero che non si è mai spento e che per anni, da dietro al bancone del pub Mutenye, ha condiviso con i tanti ragazzi che gli chiedevano della sua vita e della sua storia. "Sante Notarnicola ci ha accompagnato nell’attività di mutuo soccorso attraverso la sua presenza e l’azione dell’associazione Bianca Guidetti Serra che ha contribuito a fondare – lo ricordano i compagni del Mutuo Soccorso –. Un’azione comune nel mondo ‘dietro le sbarre’, contro i ‘decreti sicurezza’, per ‘facciamoli uscire’. Un’azione comune per affermare le libertà individuali e collettive come condizione per l’emancipazione. Un forte abbraccio solidale da tutte noi alle compagne della Bianca Guidetti Serra e in particolare a Delia sua compagna, in tutti i sensi, fino a questi ultimi giorni".

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