"Ben venga ogni iniziativa di recupero dell’importante borgo di Chiapporato. L’associazione Mela Rosa Romana dell’Appennino darà il suo contributo". Dario Mingarelli, presidente del sodalizio che da anni è in prima linea per la valorizzazione dell’antica e salutare varietà di mela caratteristica della montagna e della collina bolognese e modenese, vuole dare un segnale di incoraggiamento al progetto raccontato domenica scorsa dal Resto del Carlino che vede l’associazione Glocal Community impegnata a dare vita nuova all’affascinante ‘paese fantasma’ ricco di storia e di qualità ambientali e culturali. Una località disabitata da un decennio, ma visitata frequentemente da escursionisti e nota anche nel mondo della ricerca sul fronte della biodiversità. Borgo antico che non brilla solo per il fatto di essere méta di itinerari turistici ed escursionistici. L’abitato però è in gran parte diroccato, con il fascino delle cose passate e tracce di vita quotidiana. Un borgo incluso nei ‘luoghi del cuore’ del Fai, incluso nel perimetro del Parco regionale laghi di Suviana e Brasimone, con una bella chiesa dedicata a San Giovanni Battista restaurata nel 2005 col contributo dei Lions club, ma purtroppo già danneggiata e vandalizzata.
"Fra le caratteristiche uniche di questo luogo va sottolineata anche la presenza del più antico e monumentale esemplare di melo di varietà Rosa Romana, oggetto fra l’altro di attenzione, studi e di analisi da parte del dipartimento Distal dell’Università di Bologna, dal Crpv e da parte della nostra associazione -spiega Antonio Contini Carboni- Abbiamo fatto diversi sopralluoghi col professor Sansavini, e Dondini, e col dott. Buscaroli. Si tratta di un albero che necessita di cura e protezione. E come lui anche di altri esemplari storici che producono varietà rare di frutti antichi, che ci proponiamo di salvare".
La ‘Chiappofest’ del 31 agosto e 1 settembre ha ottenuto già anche il sostegno di Arca-Appennino bolognese. E l’associazione Rosa Romana annuncia la richiesta di autorizzazione alla proprietà e alle autorità del Parco dei Laghi per poter avviare un processo di potatura e di salvaguardia delle rare eccellenze presenti in Chiapporato. "Fra gli esemplari arborei di interesse e valore eminente, sottolineiamo anche la presenza di altri frutti antichi. Da citare anche la presenza di un castagno pluricentenario presente nelle vicinanze del borgo. Auguriamo a tutti un pieno successo e poniamo i nostri sforzi per il raggiungimento degli obiettivi, auspichiamo inoltre una viva partecipazione delle autorità e di coloro che possono prendere decisioni in merito", conclude Mingarelli.