Il rilancio di Chiapporato passa per la Rosa Romana

Nel borgo fantasma, disabitato da decenni, c’è il più antico esemplare di melo. Sabato e domenica una festa per presentare il progetto di rilancio del paese.

Il rilancio di Chiapporato passa per la Rosa Romana

Alberto Bettini e Antonio Contini Carboni davanti al grande melo Rosa Romana

"Ben venga ogni iniziativa di recupero dell’importante borgo di Chiapporato. L’associazione Mela Rosa Romana dell’Appennino darà il suo contributo". Dario Mingarelli, presidente del sodalizio che da anni è in prima linea per la valorizzazione dell’antica e salutare varietà di mela caratteristica della montagna e della collina bolognese e modenese, vuole dare un segnale di incoraggiamento al progetto raccontato domenica scorsa dal Resto del Carlino che vede l’associazione Glocal Community impegnata a dare vita nuova all’affascinante ‘paese fantasma’ ricco di storia e di qualità ambientali e culturali. Una località disabitata da un decennio, ma visitata frequentemente da escursionisti e nota anche nel mondo della ricerca sul fronte della biodiversità. Borgo antico che non brilla solo per il fatto di essere méta di itinerari turistici ed escursionistici. L’abitato però è in gran parte diroccato, con il fascino delle cose passate e tracce di vita quotidiana. Un borgo incluso nei ‘luoghi del cuore’ del Fai, incluso nel perimetro del Parco regionale laghi di Suviana e Brasimone, con una bella chiesa dedicata a San Giovanni Battista restaurata nel 2005 col contributo dei Lions club, ma purtroppo già danneggiata e vandalizzata.

"Fra le caratteristiche uniche di questo luogo va sottolineata anche la presenza del più antico e monumentale esemplare di melo di varietà Rosa Romana, oggetto fra l’altro di attenzione, studi e di analisi da parte del dipartimento Distal dell’Università di Bologna, dal Crpv e da parte della nostra associazione -spiega Antonio Contini Carboni- Abbiamo fatto diversi sopralluoghi col professor Sansavini, e Dondini, e col dott. Buscaroli. Si tratta di un albero che necessita di cura e protezione. E come lui anche di altri esemplari storici che producono varietà rare di frutti antichi, che ci proponiamo di salvare".

La ‘Chiappofest’ del 31 agosto e 1 settembre ha ottenuto già anche il sostegno di Arca-Appennino bolognese. E l’associazione Rosa Romana annuncia la richiesta di autorizzazione alla proprietà e alle autorità del Parco dei Laghi per poter avviare un processo di potatura e di salvaguardia delle rare eccellenze presenti in Chiapporato. "Fra gli esemplari arborei di interesse e valore eminente, sottolineiamo anche la presenza di altri frutti antichi. Da citare anche la presenza di un castagno pluricentenario presente nelle vicinanze del borgo. Auguriamo a tutti un pieno successo e poniamo i nostri sforzi per il raggiungimento degli obiettivi, auspichiamo inoltre una viva partecipazione delle autorità e di coloro che possono prendere decisioni in merito", conclude Mingarelli.