
La consigliera Simona Larghetti
"Il nuovo insediamento nell’area Ex Sapaba di Casalecchio è previsto in un’area definita a rischio alluvioni". La consigliera regionale Simona Larghetti di Alleanza Verdi Sinistra richiama l’attenzione su un altro tema caldo del dibattito fra gli schieramenti di centrosinistra di maggioranza e di opposizione nella cittadina sul Reno, ovvero i problemi potenziali del piano particolareggiato con il progetto, approvato nel 2019, di un nuovo complesso residenziale con 30 edifici alti fino a sei piani che si dovrebbero realizzare su un’area di 209mila metri quadrati a ridosso del fiume Reno.
Progetto attualmente ‘congelato’ dal parere contrario della Soprintendenza, come aveva chiarito in campagna elettorale il sindaco Ruggeri. Ma il procedimento urbanistico è ancora in essere, tanto che la consigliera di maggioranza in un’interrogazione, chiede di ‘rivalutare’ l’impatto urbanistico nel Piano urbanistico attuativo Sapaba, sulla base della propagazione delle piene del fiume Reno, tenendo conto dell’aggiornamento idrologico, idraulico, morfologico e ambientale dei corsi d’acqua facenti parte del bacino del Reno da parte dell’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po.
"Le porzioni destinate all’urbanizzazione – ha chiarito Larghetti – risultano al di fuori dell’area interessata da elevata probabilità di esondazione, ma interne all’area con alluvioni poco frequenti di cui al Piano di gestione del rischio di alluvioni vigente. Per agevolare la funzione di laminazione dell’area ad alta probabilità di esondazioni è stata prescritta la rimozione di un arginello di difesa realizzato dall’esercente del frantoio Sapaba nei primi anni 2000. La quota del piano su cui verranno realizzati i fabbricati e le relative opere di urbanizzazione è stata regolarizzata e rialzata. I recenti eventi alluvionali hanno talvolta interessato aree che si erano ritenute immuni dalle esondazioni dei fiumi", sottolinea la consigliera.
g. m.