"Il rogo era a pochi metri da noi Ho urlato a tutti di scappare"

Il racconto di Stefania Usai, dipendente della storica libreria, ieri in servizio

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Fiamme altissime, all’improvviso, poi fumo dappertutto. "Le vedo ancora davanti agli occhi", dice con la voce che quasi s’incrina Stefania Usai, dipendente della libreria Giannino Stoppani, tra le mura di Palazzo Re Enzo. È stata lei ad accorgersi dell’incendio che ha invaso il Palazzo, distruggendo quasi del tutto un’ala dello storico negozio di libri per ragazzi. "Ho avuto paura, ho urlato ’uscite, uscite, c’è un incendio’, e sono scappata. Per fortuna le fiamme non avevano coinvolto la scala che porta al piano terra. Sono corsa giù, ma ho avuto la lucidità di prendere il telefonino e chiamare i vigili del fuoco".

Il racconto di Stefania è questo: "Stavo pranzando vicino alla finestra, al primo piano della libreria, e ho sentito odore di fumo. Ho immaginato che venisse da fuori, che fossero forse fumogeni lanciati dai ragazzi dei collettivi universitari che stavano manifestando in piazza Maggiore, qui accanto – racconta, con le mani appena ripulite dalla fuliggine nera che si è posata su tutto il negozio –. Poi ho sentito un forte calore alle spalle. Mi sono girata e ho visto le lingue di fuoco, a pochi metri da me, dietro il montacarichi che utilizziamo in libreria".

La donna è allora corsa al piano di sotto intimando alla collega e all’unica cliente di uscire; ha poi chiuso tutte le porte di accesso e si è allontanata dal negozio, come raccomandatole al telefono dai vigili del fuoco.

"Non sappiamo ancora fare una stima dei danni – commenta invece Maria D’Amico, responsabile amministrativo della libreria la cui scrivania è stata divorata dalle fiamme –: quel piano fungeva un po’ da magazzino, mobili e scansie erano di legno, il resto erano libri e muri di cartongesso...". Lei, attrezzata dai pompieri con un caschetto rosso e con ai piedi due delle iconiche buste della libreria a mo’ di copriscarpe, è potuta entrare a valutare i danni con le forze dell’ordine.

"Non mi sono resa bene conto di quello che c’era attorno a me, ero come in trance – rivela –. Il lato più interno della libreria è completamente distrutto, il soppalco è stato mangiato dalle fiamme e il montacarichi irreparabilmente danneggiato. Al piano di sopra invece sono rimasti solo fumo e cenere, tutto è sporco o rovinato". Anche i libri esposti sono ricoperti di fuliggine, mentre il pavimento della libreria è allagato dall’acqua usata dai pompieri per domare le fiamme. "Non sappiamo quando potremo riaprire", chiudono sconsolate le dipendenti.

f. o.

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