GABRIELE MIGNARDI
Cronaca

Il saluto di don Giuseppe commuove i parrocchiani

Il sacerdote, 87 anni, lascia la comunità di Calcara: era arrivato nel lontano 1979. La lettera ai fedeli letta da monsignor Silvagni: "Me l’hanno ordinato i medici".

Don Giuseppe Donati era parroco di Calcara dal 1979

Don Giuseppe Donati era parroco di Calcara dal 1979

Commozione e anche sorpresa, domenica scorsa a Calcara, dove, in coincidenza con la messa festiva il vicario episcopale, don Giovanni Silvagni ha letto in chiesa la lettera di congedo dalla comunità che il parroco don Giuseppe Donati guidava dal 1979. Il sacerdote, 87 anni appena compiuti, era alla guida della popolosa parrocchia di Valsamoggia, oltre 5mila ‘anime’ da oltre 45 anni. E questo spiega anche il fatto che, come ha scritto nel saluto ai suoi parrocchiani "a causa della mia emotività, non ho avuto la forza per un saluto pubblico personale", per poi subito spiegare che "nonostante la mia volontà, ho dovuto accogliere l’invito dei medici che, constatando la diminuzione della mia forza fisica, mi hanno vivamente consigliato di lasciare l’attività di parroco". Un congedo quindi non solo per raggiunti (e superati) limiti di età, ma per ragioni di salute.

Chi lo ha conosciuto bene, infatti, non si aspettava questo distacco dal paese e dalla chiesa che ha curato, restaurato, arricchito e valorizzato con una passione che non è sfuggita neppure a Vittorio Sgarbi, il ben noto storico dell’arte che un paio di anni fa, in una delle sue frequenti incursioni notturne, alle due di notte suonò al campanello della canonica di via Mazzini per visitare la chiesa, analizzare le tante opere d’arte e in particolare un quadro che all’occhio esperto di don Giuseppe aveva richiamato lo stile di un’importante scuola pittorica emiliana. Pare che sul momento Sgarbi non avesse confermato la valutazione del sacerdote, ma questo non aveva scoraggiato don Giuseppe, che un anno fa era stato protagonista con la sua chiesa di una puntata speciale di Dedalus, su E’Tv, nel corso della quale Massimo Ricci e Anna Brini hanno illustrato storia, arte e bellezze del punto di riferimento della comunità calcarese, che nelle opere parrocchiali da alcuni decenni ospita anche un centro artigianale ed educativo per disabili, affidati alle cure di Casa Santa Chiara. Il tutto all’ombra di un campanile che agli inizi del Novecento conquistò il primato di altezza fra le torri campanarie della diocesi, anche questo oggetto di un importante restauro che coincise con l’anniversario dalla costruzione. "Vi invito a ricordare i momenti belli trascorsi insieme, e a collaborare serenamente con chi potrà sostituirmi", ha concluso don Giuseppe, che per ora verrà sostituito dal parroco di Crespellano e Pragatto, don Remo Borgatti.

Gabriele Mignardi