Il sindaco Montanari: "Integrazione già chiesta"

"Il rinvio delle tasse arriverà, ma per i danni attendiamo indicazioni ufficiali"

Il sindaco Montanari:  "Integrazione già chiesta"

Il sindaco Montanari: "Integrazione già chiesta"

di Donatella Barbetta

Sindaco Matteo Montanari, che cosa può fare il Comune per i residenti e chi ha attività in via Saffi e dintorni, dove anche lì gli allagamenti hanno lasciato il segno?

"I problemi sono di diverso tipo e bisogna fare chiarezza".

Prego.

"L’elenco con i Comuni e le frazioni, al momento coinvolge solo chi è stato evacuato e chi ha avuto danni significativi all’agricoltura e alle attività, con chiusura per diversi giorni. E riguarda la sospensione e il rinvio dei termini per il pagamento delle tasse. Abbiamo già chiesto alla Regione l’inserimento del capoluogo di Medicina tra le aree che avranno diritto al rinvio della tassazione. Mi sto muovendo insieme ad altri Comuni del Circondario".

L’esposto che i cittadini stanno preparando servirà a dare un’accelerata?

"Non servirà a nulla, ci vorrà tempo per l’integrazione e il rinvio della tassazione".

E per i danni?

"Si tratta di un’altra questione. Per i danni devono ancora uscire le indicazioni ufficiali, non ci sono ancora neppure i moduli. Prima tutto, attendiamo la nomina del commissario, sarà lui che poi dovrà recepire il decreto del Governo. Nel provvedimento sarà inserita tutta la provincia di Bologna".

Nell’attesa, che consiglio si sente di dare ai suoi concittadini?

"Di fare i lavori, tenere gli scontrini delle spese e documentare i danni subiti con foto e video. Oltre a via Saffi, anche altre strade si sono allagate".

Diversi residenti del centro danno la colpa degli allagamenti al canale. È andata così anche per lei?

"Il canale di Medicina è tombato all’interno del tratto urbano, arriva da Castel San Pietro e sbuca fuori da via Fava e poi prosegue verso la frazione di Sant’Antonio di Medicina. In quell’area, l’acqua in parte è uscita dai tombini e dai vari pozzetti".

Gli sfollati del torrente Gaiana si sono sentiti dimenticati. Ci sono nuove misure per loro?

"Non sono stati dimenticati, anche se capisco che sono fuori casa dal 3 maggio. Domani (oggi, ndr) sarò con loro: con squadre di volontari puliremo case e cortili in via Gaiana. Le famiglie sono state seguite da vicino in diverse occasioni".

In che modo?

"Gli sfollati di quella zona sono 24 e 14 di loro, che non avevano possibilità di essere ospitati da parenti, sono stati accolti in hotel con pensione completa a carico del Comune fino alla settimana scorsa. Poi sono stati ricollocati in appartamenti vuoti messi a disposizione da altri cittadini".

Si sono lamentati perché l’argine del Gaiana non è stato riparato in fretta.

"Su questo punto capisco la loro frustrazione perché è arrivata la seconda ondata di maltempo che ha causato la rottura dell’argine del fiume Quaderna, a due chilometri di distanza. Si è dovuto attendere che la Regione chiudesse la rottura dell’argine del Quaderna prima che la Bonifica Renana potesse iniziare a pompare via tutta l’acqua da via Gaiana. Altrimenti i mezzi non sarebbero riusciti a chiudere l’argine".

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