Il sociologo Barbagli "Sbagliato sottovalutare il tema della sicurezza, la sinistra è sempre afona"

Parla il prof emerito dell’Alma Mater: "Furti, scippi, rapine e violenze sessuali. Sono dati che sicuramente gettano un’ombra sulla bella notizia generale"

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Marzio Barbagli, professore emerito

Marzio Barbagli, professore emerito dell’Alma Mater e sociologo, cosa ne pensa dei risultati pubblicati dall’indagine de Il Sole 24 Ore sulla qualità della vita? Bologna è di nuovo prima, ma in ‘sicurezza e giustizia’ è 95esima.

"Ecco, è un aspetto che mi colpisce ancora. La risposta che viene data dalla politica o dall’ordine pubblico è spesso la stessa: dipende dalla maggiori denunce o dallo spiccato senso civico dei bolognesi".

Ed è vero?

"Proprio no. Lo sappiamo dalle letture scientifiche, per esempio. Guardi, al limite può essere vero solo per una categoria dei reati analizzati".

Quale?

"Le violenze sessuali, che a Bologna hanno purtroppo una posizione molto alta. In questo caso può darsi benissimo che ci sia una maggiore tendenza delle donne a denunciare le violenze, ma negli altri casi direi che non c’entra nulla".

Restano numerose le rapine.

"Ecco, quella è una novità. I furti con destrezza, o borseggi, sono una costante da anni in città. Ma le rapine? Non sono quelle in banca, ma ‘nella pubblica via’, come si diceva una volta. Un tipico reato più frequente nelle città del Sud, ma non so dirle con esattezza cosa è successo negli ultimi anni. Forse erano già in aumento, quando mi occupai di questi studi per il Viminale c’era un’alta quota di questi reati commessa da non italiani. Ma oggi? Perché a Bologna più che in altri luoghi? Ecco, questo dato getta un filo d’ombra alla bella notizia generale, un pericolo anche per la reputazione della città".

Eppure studenti e giovani coppie scelgono ancora in massa queste sponde. Perché?

"Gli studenti sono frutto di una tradizione plurisecolare. E Bologna dà l’idea di una città libera, dove si può essere finalmente liberi. Sulle giovani coppie direi che parliamo soprattutto di professionisti agli inizi della loro carriera. Oppure di neolaureati che costruiscono il futuro".

Sul tema c’è ancora una responsabilità della politica?

"La sinistra è sempre stata afona su questi argomenti, lasciati alla destra. Che per fortuna ora li sta cavalcando poco, c’è una storica sottovalutazione. C’è stata invece, questo sì, sempre una guardia altissima riguardo alle mafie. Ma questa della criminalità comune è un’ombra che dovrebbe far pensare".

Paolo Rosato

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