REDAZIONE BOLOGNA

Il sondaggio. Social scatenati tra timori e ironia

Tanti utenti hanno partecipato sul nostro sito: con oltre l’80% vince chi teme che gli incrementi scoraggino gli spostamenti verso il centro storico.

Tanti utenti hanno partecipato sul nostro sito: con oltre l’80% vince chi teme che gli incrementi scoraggino gli spostamenti verso il centro storico.

Tanti utenti hanno partecipato sul nostro sito: con oltre l’80% vince chi teme che gli incrementi scoraggino gli spostamenti verso il centro storico.

Un fiume in piena. Il web ha risposto in massa al sondaggio di Carlino.net riguardo i rincari su biglietti e abbonamenti del bus e strisce blu decisi dal Comune di Bologna per la prossima primavera. Il quesito recitava così: "Pensate che l’aumento di queste tariffe scoraggerà gli spostamenti verso il centro storico?". La risposta è stata un plebiscito, con oltre l’80 per cento dei ’sì’. Quindi, cittadini preoccupati di questa raffica di rincari per muoversi e parcheggiare all’interno della città. I commenti si sprecano. L’utente che si firma Marta Guerrato, ad esempio, ritiene che l’aumento delle tariffe "scoraggerà l’utilizzo dei mezzi pubblici, non lo spostamento verso il centro. Io personalmente utilizzerò sempre lo scooter". L’utente che si firma Cronista ispiratrice, non fa sconti: "A Milano io spendo uguale spostandomi con la metro: precisa,velocissima e ovviamente non condizionata dal traffico". Per ’Oratore illuminato’ "è follia pura, aumenti inaccettabili. L’amministrazione piuttosto lavori sugli sprechi della P.A. e utilizzi la tassa di soggiorno e i denari della sosta striscia blu per finanziare il trasporto pubblico. Alzare le tariffe in quel modo è assurdo. Ce ne ricorderemo alle prossime votazioni".

"La frattura fra il sindaco Lepore e la città è diventata incolmabile – spiega ’Oratore attivo’. Il suo modo di agire rivela pressapochismo nell’affrontare le problematiche di Bologna, con questi ultimi aumenti è riuscito a unire l’opposizione con la maggioranza, tutti contrari a questi aumenti ingiustificati". Doni Cos osserva: "Credo che, prima di aumentare in maniera esagerata il costo delle corse, sarebbe opportuno aumentare i controlli a bordo, dato l’elevato numero di persone che sale sui bus e nulla oblitera...e non penso abbiano tutti un abbonamento...che, per altro, andrebbe obliterato". Non tutti, però, la pensano uguale. C’è anche chi scrive, come ’Pensatore assaggio’: "Se la qualità del servizio migliora, la comparazione con le spese alternative dovrebbe valere il prezzo".

Sui social, la musica non cambia un certo successo, ad esempio, se l’è guadagnato il selfie pubblicato dal giornalista sportivo Jack Bonora che si è ritratto di fianco a un mezzo Tper scrivendo: "Volevo comunicarvi che ho appena comprato il 20A. Quando ho saputo che a Bologna l’autobus può essere un ottimo affare, non ho avuto alcun timore a lanciarmi nel mondo imprenditoriale". Ecco poi la "storia vera" firmata da Danilo Masotti: "Una famiglia di quattro persone senza abbonamento decide di andare a mangiare una pizza da Altero. Prezzo dell’autobus andata e ritorno 18,4. Siccome sono dei plumoni prendono otto margherite e due bevande, costo 20 euro. Siamo già a 38,4 euro. Per fortuna se verrà a piovere non si bagneranno perchè ci sono i portici. Benessere al top". Questo "era il momento pefetto per alzare i prezzi del biglietto dell’autobus", è sarcastico Giorgio Comaschi: proprio un momento "in cui la gente è contenta che le cose vanno bene, si gira bene, non ci sono cantieri in giro...". Mentre l’utente Fran Kelso, commentando il post pro manovra pubblicato dal consigliere comunale Roberto Fattori (Pd), sentenzia: "A snobismo Maria Antonietta con le brioche ve spiccia casa".