Il taglio all’illuminazione pubblica I Quartieri: "Sicurezza garantita"

I presidenti accolgono con serenità la decisione di Palazzo d’Accursio di ridurre la potenza dei lampioni. La promessa: "Led molto più efficienti, ma monitoreremo ogni segnalazione da parte dei bolognesi"

Il taglio all’illuminazione pubblica  I Quartieri: "Sicurezza garantita"

Il taglio all’illuminazione pubblica I Quartieri: "Sicurezza garantita"

di Luca Orsi

Il taglio alla potenza dell’illuminazione pubblica e i lampioni accesi 13 minuti in meno al giorno – misure annunciate dal Comune a partire dal primo febbraio – non preoccupano i presidenti di Quartiere. Che non temono riflessi negativi sul fronte della sicurezza.

"Da questo punto di vista sono molto tranquilla", commenta Adriana Locascio (San Donato-San Vitale). L’abbassamento dell’illuminazione "sarà impercettibile, regolabile al meglio grazie alla possibilità di modulare i lumen dei nuovi corpi illuminanti a led".

"Nessun impatto" sulla sicurezza dei cittadini anche per Elena Gaggioli, presidente del Borgo Panigale-Reno. La riduzione del flusso luminoso, spiega "sarà rilevabile dal punto di vista tecnico, ma quasi non sarà visibile".

Comunque, il Quartiere, assicura la Gaggioli, sarà "aperto alle segnalazioni dei cittadini per eventuali criticità rilevate, soprattutto nei parchi pubblici".

Sulla stessa linea Lorenzo Cipriani, presidente del Porto-Saragozza. "L’illuminazione – premette – è la prima misura di sicurezza sul territorio. Per questo ho dato disposizione agli uffici di girarmi ogni segnalazione di problemi da parte dei cittadini. Saremo pronti a monitorare e intervenire in caso di necessità".

Però, afferma Cipriani, i tecnici "ci hanno assicurato che diminuire l’intensità luminosa non abbatterà l’efficacia dell’illuminazione, a partire dalla sicurezza". Questo perché, negli ultimi anni, il Comune "ha sostituito tutti i corpi illuminanti con luci a led, con potenza molto superiore a quella delle vecchie luci gialle".

La sperimentazione introdotta, afferma Federica Mazzoni, presidente del Navile, "è innovativa e promettente proprio perché capace di garantire sicurezza ai cittadini insieme all’abbattimento dei costi energetici e alla riduzione dei gas climalteranti. Vigileremo affinché questo sia raggiunto in tutto il Navile".

Non si sente di dare valutazioni preventive Rosa Amorevole, presidente del Santo Stefano. I tecnici "assicurano che l’abbassamento dell’illuminazione sarà minimo e non cambierà la percezione nei cittadini. Io non ho competenze tecniche, quindi mi sembra corretto vedere prima sul campo l’impatto di questo provvedimento sul territorio".

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