Il Tar: "Via i sigilli della Lumiera" Il locale sui colli può riaprire dopo lo stop imposto dal questore

Uno dei soci: "Abbiamo tutte le licenze per fare musica e ballare"

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La Lumiera, elegante locale sui colli di via Sabbiuno 4, può tornare ad aprire. Così ha deciso il Tar annullando, di fatto, la recente decisione del questore di sospenderne l’attività a partire dallo scorso 15 luglio. Motivo? Durante un controllo, la polizia amministrativa trovò oltre 250 persone all’interno, 150 delle quali "intente a ballare a ritmo di musica, mixata da un dj con tanto di consolle attrezzata con mixer e casse acustiche". Ma – questa la contestazione – senza tutte quante le licenze necessarie "di agibilità e autorizzazione allo svolgimento della manifestazione temporanea di pubblico trattenimento e spettacolo". Al resto pensò il questore Isabella Fusiello che fece mettere i sigilli per una durata di dieci giorni. Un decreto però subito impugnato dai due soci del locale che, con atto datato 22 luglio, si sono visti dare ragione.

"Abbiamo l’autorizzazione per il dj set – spiega Vincenzo Atlante –, per fare musica dal vivo, intrattenimento musicale e filmatografia. Ogni cosa che facciamo è pienamente autorizzata, qualcuno ha preso un grosso abbaglio".

L’imprenditore e socio della Lumiera, che ha aperto lo scorso giugno, ricorda anche che in "in un mese e mezzo abbiamo avuto ben quattro controlli. Forse qualcuno ci ha presi di mira". Forti della decisione del tribunale amministrativo, che ha accolto in toto il ricorso, la Lumiera ieri sera è tornata ad aprire e a divertirsi come al solito.

n.b.

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