‘Il Terzo Reich’, parole in un flusso impazzito

Sotto le torri di Kenzo Tange prende vita ‘Hole’ di Xing. Stasera la follia dei totalitarismi. narrata da Castellucci e Gibbons

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di Pierfrancesco Pacoda

Fare di uno spazio pubblico, per una notte, la propria casa. Un club senza fissa dimora, una ‘Zona temporaneamente autonoma’, come aveva definito queste esperienze il filosofo americano Akin Bey. Si chiama Hole, buco, il nuovo formato di Xing, il gruppo bolognese di sperimentatori culturali che vuole restituire, per il volgere di uno spettacolo, vita inedita a luoghi non istituzionali. Inaugurazione questa sera, in piazza Renzo Imbeni, sotto le Torri di Kenzo Tange (ore 21.30) per la presentazione de Il Terzo Reich di Romeo Castelluci, fondatore del gruppo teatrale Socìetas Raffaello Sanzio, e del compositore americano Scott Gibbson, ultimo titolo della collana di dischi d’artista Xong.

Opere su vinile commissionate a personalità che con loro, nel corso degli anni, hanno collaborato. Il lavoro è stampato in 400 copie, distribuito nei musei (a Bologna si trova al MAMbo) e in alcuni negozi musicali. Disponibile anche un’edizione per collezionisti, 25 pezzi unici tutti personalizzati.

"Un titolo violento, urticante, volutamente abrasivo – dice il regista – per raccontare attraverso una ondata ininterrotta di suoni e di rumori, l’incombere della follia del totalitarismo", citando la brutale dittatura nazista. E la performance di presentazione del disco ha proprio l’obiettivo di mettere lo spettatore di fronte a uno stato ipnotico, indotto da uno schermo sul quale scorrono a velocità altissima, circa quattordicimila parole, quasi tutti i sostantivi della lingua italiana. Impossibile decodificarli, non si può resistere e bisogna lasciarsi andate a questa suggestione tecnologica che simboleggia una forma di dominio, quello realizzato attraverso un uso particolare delle parole, che è stato uno degli elementi di coercizione adottati dal regime di Hitler.

"Lo spettatore esposto a questo trattamento – dice Castellucci – subisce la parola umana sotto l’aspetto della quantità. Non il cosa, ma il quanto. L’affastellarsi frenetico delle nominazioni non lascia nessuno spazio alla scelta e al discernimento". La colonna sonora sarà composta proprio dai tappeti sonori del disco, curato insieme a Gibbons, un musicista che spazia dalla scrittura con il rumore, alle composizioni che hanno accompagnato i fuochi di artificio per l’inaugurazione del Louvre Abu Dabi e le celebrazioni per i 120 anni della Torre Eiffel.

Si tratta di sequenze generate da una manipolazione di registrazioni che provengono dallo spazio interstellare, effettuate dalla Nasa, in collaborazione con la University of Iowa e rese disponibili per questo vinile che entra nel catalogo di Xong, con la firma di uno dei più celebrati registi teatrali internazionali.

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