Il tribunale dice sì all’esproprio "Salve le scuole Don Trombelli"

L’annuncio della sindaca Conti. La proprietà voleva vendere. l’immobile per uso residenziale,. ma il Comune si era opposto

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Un futuro per le scuole elementari Don Trombelli di via Fondè, a Idice. Dopo una querelle tra la proprietà dell’edificio e il Comune, quest’ultimo, grazie a una sentenza del Tribunale di Bologna, ha ottenuto l’immobile con un esproprio. Ad annunciarlo è stato il sindaco Isabella Conti sulla sua pagina Facebook.

"Avevo promesso ai nostri cittadini che avremmo salvato le scuole Don Trombelli. Ce l’abbiamo fatta. La proprietà dell’edificio – ricorda la sindaca di San Lazzaro – aveva comunicato di non avere più intenzione di concederlo in uso al Comune e avremmo dovuto quindi riconsegnarlo. La proprietà infatti intendeva venderlo al libero mercato permettendo così la sua demolizione e realizzazione di una residenza di lusso. Il prezzo chiesto alla nostra comunità era inarrivabile. Abbiamo quindi deciso di utilizzare tutti i poteri possibili in mano al Comune e abbiamo avviato un esproprio, per fare rimanere la scuola, così amata e identitaria per i nostri bambini". L’esproprio, tempo addietro, è stato però impugnato in Tribunale: "Finalmente è arrivata la sentenza – comunica la Conti –. L’esproprio è legittimo, la scuola è nostra e ora cominciamo a riqualificarla. Continuiamo a lottare, sempre nell’interesse dei cittadini". Era il lontano 2015 quando il Comune e la Congregazione delle suore domenicane della Beata Imelde trattavano senza trovare un accordo sul futuro dell’istituto scolastico Don Trombelli.

L’assessora alla Scuola Benedetta Simon si era rivolta al vicario Giovanni Silvagni di Bologna. Già nel 2014, infatti, in vista della realizzazione del plesso edilizio tra le via Fondè e Palazzetti l’amministrazione Macciantelli non aveva rinnovato la convenzione. Già nel 2015, nel suo primo mandato, la sindaca Conti aveva ereditato questa difficile situazione che aveva preoccupato l’amministrazione e gli stessi genitori. Ora la proprietà passa di mano e un futuro per le scuole c’è.

Zoe Pederzini

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