"Il vaccino si potrà prenotare online e al Cup"

Bordon (Ausl): "Se avremo forniture sufficienti, a metà febbraio partiremo con la popolazione. I primi saranno gli anziani e i più fragili"

Paolo Bordon

Paolo Bordon

di Donatella Barbetta

L’anno nuovo inizia con un sospiro di sollievo per l’avvio della campagna vaccinale, tuttavia Paolo Bordon non nasconde la preoccupazione per l’andamento del Covid e anche il primo gennaio si mantiene costantemente collegato con gli ospedali, dove si continua a combattere la pandemia.

Durante le feste i ricoveri sono diminuiti?

"No. Dopo essere scesi al di sotto di 700, siamo risaliti a 727. Nel conto sono coinvolte le nostre strutture, il Sant’Orsola e il privato accreditato. E anche nei Pronto soccorso gli ingressi sono aumentati, il 30 dicembre abbiamo registrato 51 nuovi ricoveri tra tutti gli ospedali. È un record e anche il regalo di Natale", risponde con amarezza il direttore generale dell’Ausl.

Al Maggiore è scoppiato un focolaio in chirurgia toracica. Quante persone ha coinvolto?

"Una decina tra gli operatori e una decina di pazienti".

Quali i provvedimenti presi?

"Abbiamo sospeso l’attività programmata e ora stiamo indagando sull’origine del focolaio. L’alert c’è sempre".

Il tam tam sui contagi coinvolge anche Villa Erbosa. È così?

"Sì. Tuttavia, sono situazioni che si stanno risolvendo. Solo chi non lavora non sbaglia. Dagli errori, da cui si impara più che dalle medaglie, può migliorare anche la capacità di risposta dell’organizzazione. Adesso dobbiamo riflettere su come procedere e la preoccupazione resta".

Che cosa, in particolare, non la fa stare tranquillo?

"Vedo che i numeri non calano, oggi abbiamo 565 nuovi casi e 33 vittime, e, inoltre, il personale è stanco. Stiamo per assumere altri infermieri, ma questa seconda ondata non finisce mai. Magari fosse arrivata la terza, avremmo avuto un momento per riprenderci, invece andiamo ancora avanti. Dobbiamo rimanere umili, senza avere presunzioni nella gestione della pandemia, l’umiltà è una delle armi per uscire dall’emergenza. E ancora oggi non c’è una terapia validata certa. Consiglio a tutti di rispettare le regole già note, a partire dalla mascherina".

Anche l’indice di trasmissibilità, l’Rt, sta risalendo?

"Risalirà tra tre o quattro giorni perché il trend è in peggioramento. Ora siamo a 0,9. Dobbiamo guardare avanti e la speranza ci arriva dai vaccini".

Quanti operatori si sono prenotati?

Fino al 31 erano 10mila: ricevono anche l’appuntamento per il richiamo. Domani (oggi, ndr) riprendiamo e da lunedì ne vaccineremo 1.400 al giorno".

I medici di famiglia e i pediatri di libera scelta non accedono al portale Ausl. Come farete?

"Il problema tecnico è già stato risolto. I responsabili di distretto chiamano i professionisti e li prenotano. Con i medici di famiglia siamo arrivati all’accordo per i tamponi rapidi e ora si inizia. Più avanti potranno essere coinvolti nelle vaccinazioni anti-Covid, ma è troppo presto per parlarne adesso".

Quando inizieranno le vaccinazioni della popolazione?

"A metà febbraio, se avremo le forniture sufficienti. La nostra potenza organizzativa si tara sulle scorte. La platea è di 870mila cittadini e, se arriveremo a vaccinarne almeno 3mila al giorno, tra un anno avremo concluso. Ci daremo delle priorità partendo dai più anziani e fragili".

Come si potrà prenotare?

"Da casa via on line o presentandosi al Cup, sarà semplice".

La pianificazione, però, dovrà avvenire subito?

"Certo. È nell’agenda dei prossimi giorni. Abbiamo 400 vaccinatori tra noi, il Sant’Orsola e il Rizzoli e mi auguro che aumenteranno. Un impegno straordinario per il quale ringrazio tutti coloro che si fanno avanti".

I cittadini quante sedi avranno a disposizione?

"Almeno due o tre per ogni distretto, quindi tra 15 e 20. Per individuare i luoghi, c’è un confronto aperto con la Regione e la Conferenza territoriale socio-sanitaria".

Per lei che ama correre, è una corsa contro il tempo?

"Sì. Per questo andremo avanti 7 giorni su 7. E quando finirà la pandemia, festeggerò con una maratona".

A New York?

"Ormai non sono più allenato, a quelle nella Grande Mela ho partecipato nel 2000 e nel 2007. Ora corro ai Giardini Margherita...".

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