Il valore dello sport è di essere inclusivo

Purtroppo non tutti hanno le stesse possibilità di accedere alle attività: i problemi dei portatori di disabilità e delle zone più disagiate

Il valore dello sport è di essere inclusivo

Il valore dello sport è di essere inclusivo

Lo sport è una delle attività che viene praticata da molti giovani per i suoi benefici sulla salute mentale e fisica. Tuttavia, non tutti i giovani hanno accesso alle opportunità sportive, infatti sono molte le barriere che impediscono di praticare lo sport. L’inclusività nello sport è un tema che richiede attenzione e intervento, così come il tema della disabilità.

Ancora oggi, in qualsiasi luogo, le persone con disabilità hanno delle difficoltà, poiché pochi ambienti sono senza barriere architettoniche; persino a scuola, solo il 2% degli ambienti scolastici dispone di tutti gli ausili senso-percettivi destinati a favorire l’orientamento per i disabili. Una delle principali barriere all’inclusività sportiva è proprio l’accesso.

Molte famiglie non possono permettersi i pagamenti per l’iscrizione, l’attrezzatura sportiva, i trasporti e molto altro.

Per risolvere questo problema molte organizzazioni sportive offrono programmi gratuiti o a basso costo per i giovani, finanziati attraverso donazioni, sovvenzioni e sponsorizzazioni. Un’altra barriera all’inclusività sportiva è la mancanza di opportunità e di accesso alle strutture sportive nelle aree meno privilegiate.

I giovani spesso non riescono ad accedere a campi sportivi o palestre dove poter praticare lo sport. Le autorità locali e le organizzazioni sportive dovrebbero collaborare per migliorare l’accesso alle strutture nelle comunità meno abbienti.

L’inclusività nello sport dei giovani non riguarda solo l’accesso alle opportunità sportive, ma anche la creazione di un ambiente inclusivo in cui tutti si sentano ben accolti e rispettati. I giovani che provengono da minoranze etniche, religiose o di genere possono essere soggetti a discriminazione anche nello sport.

Gli allenatori, gli arbitri e i genitori devono quindi lavorare insieme per creare un ambiente di accettazione e rispetto per tutti i giovani, indipendentemente dalla loro identità.

La Classe 3A delle scuole medie Salesiani: Agostini, Baroncini, Benfenati, Campione, Carboni, Franco, Gamberini, Grazia, Guasti, Lin, Marchi, Matteucci, Mosca, Pagani, Passerini, Pelloni, Pirini, Pompeo, Rotondo, Tagliani, Tassinati, Tosi, Vannucci, Vittuari, Xu, Zaccari.

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