"Al momento mi sono arrivate quattro multe, spero non me ne notifichino altre...".
Paola Cogrossi, store manager di 45 anni, passa da viale Togliatti due volte al dì per andare al lavoro.
Non sapeva dell’autovelox?
"Dopo le quattro multe in quindici giorni ho imparato, ci faccio attenzione... L’apparecchio, in effetti, è ben segnalato, ma a giugno e luglio (è attivo a partire dal 17 giugno, ndr) c’erano anche i lavori, forse era meno visibile".
Di quanto ha superato il limite dei 50 chilometri orari?
"Premetto: i limiti vanno sempre rispettati, non voglio giustificarmi. Però, a fronte di una strada a tre corsie, come viale Togliatti, credo sia difficile andare ai 50 chilometri orari, soprattutto quando non c’è traffico, e magari lo stradone è quasi vuoto. I miei verbali? Due per uno scarto molto piccolo rispetto ai 50: in un caso facevo i 56,52 km/h e in un altro i 57,19. Considerando i cinque chilometri di tolleranza, ho sforato una volta di 1,52 km/h e un’altra di 2,19 km/h. Per le altre due contravvenzioni, invece, facevo i 61,38 km/h e i 65,87 km/h: per quest’ultimo, verbale, infatti, la multa è stata più salata perché oltrepassava il limite oltre i 10 chilometri orari".
Il suo caso non è isolato, considerando che il velox ha staccato in un mese e mezzo 31mila verbali, con una media di quasi 700 verbali al giorno. Come se lo spiega?
"La distrazione credo. Nel mio caso passo da viale Togliatti in orari non trafficati. Una delle multe l’ho presa alle 5.46 del mattino... lo stradone era vuoto. Per questo penso che, forse, il limite andrebbe un po’ alzato. Non di tanto, ma almeno ai 60".
Pensa di fare ricorso?
"L’idea ce l’ho, anche perché per ora ho ricevuto quattro contravvenzioni, ma sono riferite a giugno e luglio, quindi potrebbero arrivarne altre (ci sono 90 giorni di tempo per la notifica, ndr). Nel caso mi decida per il ricorso, potrei farlo insieme ad altri. Non sono l’unica in questa situazione: un mio vicino di multe ne ha prese trenta...".
Resta il fatto che la Prefettura l’apparecchio l’ha autorizzato a fronte di 87 incidenti in cinque anni.
"A parte fare cassa, questi vigili elettronici credo che un senso ce l’abbiano. Ora, dopo la valanga di multe, in effetti, nei pressi dei velox si va pianissimo. Però è anche vero che 700 sanzioni al giorno sono tante, e per la maggior parte ai danni non di pericolosi pirati della strada, perché i limiti di 50 sono superati di poco... Per quanto mi riguarda sono una persona prudente, non faccio manovre pericolose e a Bologna non ho mai preso una multa, prima di viale Togliatti. Poi, certo, la distrazione non va giustificata".
L’obiettivo dell’amministrazione è la sicurezza stradale. Da qui è partita l’iniziativa di Bologna 30. Che cosa ne pensa?
"Capisco che si voglia rieducare i cittadini a non correre in automobile o in moto, però andare ai 30 all’ora è un po’ eccessivo: anche volendo, si fa addirittura fatica a farli".
Rosalba Carbutti