Il viaggio dello Zecchino d’oro con l’Antoniano

Da domani in diretta sulla Rai la 64esima edizione del festival. Carlo Conti: "Le canzoni sono un veicolo per supportare chi è in difficoltà"

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di Pierfrancesco Pacoda

Sarà uno Zecchino d’Oro socialmente consapevole, capace di mescolare la sua anima immutabile, gioiosa, ludica, che ne ha fatto una delle trasmissioni simbolo della televisione italiana, con una attenzione sempre più forte per la quotidianità. Canzoni che diventano frammenti di una narrazione più contemporanea, che scopre i suoni del pop, della dance e dell’hip hop, ormai amatissimi non solo adolescenti, ma anche dai bambini, gli spettatori e i protagonisti di questo festival canoro senza tempo, arrivato alla sessantaquattresima edizione. Tre trasmissioni in diretta dall’Antoniano di Bologna su RaiUno, domani e sabato (ore 17.05) con Francesca Fialdini e Paolo Conticini. Domenica (ore 17.20) c’è la giornata finale condotta di Carlo Conti, che della manifestazione è anche il direttore artistico.

#UnviaggioBellissimo è il tema scelto quest’anno, declinato in quattordici canzoni, sette in ogni puntata il 3 e il 4 dicembre, tutte insieme nell’appuntamento finale, il 5. "Come sempre il programma è anche per un mezzo, ricorda Frate Giampaolo Cavalli, direttore dell’Antoniano per sostenere la grande iniziativa Operazione Pane, che invita a donare inviando un sms al 45588 (o chiamando da rete fissa), per aiutare le tante mense dei poveri volute dall’istituzione bolognese e disseminate in varie città italiane (una anche a Aleppo).

"Il vero spirito dello Zecchino d’Oro, dice Carlo Conti, è proprio nel suo cuore solidale, nell’essere vicini a chi è in difficoltà. Le canzoni sono un veicolo per sostenere il lavoro meritevole dell’Antoniano".

Nove le regioni di provenienza dei bambini, tra i 5 e i 10 anni, alle prese con brani che, come ha ricordato la direttrice del Piccolo Coro Mariele Ventre, Sabrina Simoni, "Sono, da un lato, espressione di una ‘classicità’ dello Zecchino, il suo essere, appunto, fuori da ogni moda, ma al tempo stesso sempre più immersi nella modernità".

Così ascolteremo testi come quello di NG New Generation, scritto da Luca Mascini, leader degli Assalti Frontali, che è un inno a un futuro migliore possibile grazie solo alle nuove generazioni e quello di Bartolo il barattolo, che invita al riciclo, a far vivere una seconda vita agli oggetti, lontano dalle troppe tentazioni consumistiche. Canzoni che, dice Sabrina Simoni, "Fanno convivere educazione e spensieratezza".

Una duplice visione presente anche in Amazzonia, ballata che sarà cantata dal Piccolo Coro insieme a Orietta Berti, dedicata al polmone verde del mondo e al bisogno di cercare sempre di più forme di sviluppo e di esistenza sostenibili. Oltre a Mascini, quest’anno partecipano allo Zecchino d’Oro canzoni scritte da importanti protagonisti della musica d’autore italiana, da Claudio Baglioni e Giovanni Caccamo e Marco Masini, mentre gli arrangiamenti di tutti i brani sono da Lucio Fabbri, violinista e direttore d’orchestra che è stato uno dei componenti del gruppo superstar del progressive rock Premiata Forneria Marconi.

In attesa dei tre giorni televisivi, in Sala Borsa oggi (ore 17.30), con la presenza del Sindaco Matteo Lepore, inaugura la mostra‘Play the Future. Un viaggio bellissimo con lo Zecchino d’Oro. Un racconto in musica degli obiettivi per lo sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 Onu, raggruppati nelle cosiddette "5P": Persone, Pace, Prosperità, Partnership, Pianeta. Sino al 31 gennaio.

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