Ima prepara le nozze con il fondo Bc Partners

Entro metà novembre l’ingresso nel colosso del packaging, che intanto presenta il nuovo cda: escono Marco e Gianluca Vacchi

Migration

di Riccardo Rimondi

Poche settimane e l’ingresso di Bc Partners in Ima sarà realtà. Intanto il colosso del packaging di Ozzano dell’Emilia vara il suo nuovo consiglio di amministrazione, che entrerà in carica al perfezionamento dell’operazione e che vede molti nomi nuovi, con l’uscita di diversi componenti della famiglia Vacchi. Il board, nominato ieri dall’assemblea, passa da 14 a undici componenti, di cui dieci tratti dalla lista presentata dal socio di maggioranza Sofima (la finanziaria della famiglia Vacchi che controlla la quota di maggioranza di Ima): sono il presidente e ad Alberto Vacchi, Maria Carla Schiavina, Paola Alessandra Paris (consigliere indipendente), Sonia Bonfiglioli (consigliere indipendente), Luca Poggi, Stefano Ferraresi, Marco Castelli, Christelle Rétif, Luca Maurizio Duranti (consigliere indipendente) e Alessandra Schiavina. L’undicesimo amministratore, tratto dalla lista presentata dalla lista presentata dallo Studio Legale Trevisan & Associati, collettivamente, per conto di un gruppo di società di gestione del risparmio, è Cesare Conti (consigliere indipendente).

Dal board escono così diversi nomi noti, a partire da Marco Vacchi, che di Ima è presidente onorario ed è stato presidente del cda dal 1982 al 2007, e Gianluca Vacchi, cugino dell’ad Alberto Vacchi e noto influencer e dj. Esce dal cda anche Valentina Volta, amministratrice delegata di Datalogic e azionista di Ima attraverso la finanziaria Hydra Spa, della famiglia Volta. In uscita, inoltre, sono anche Stefano Cataudella, Paolo Frugoni, Andrea Malagoli, Giovanni Pecchioli e Rita Rolli. Il nuovo consiglio di amministrazione avrà un mandato della durata di tre esercizi. Il compenso annuale è stato fissato a 20.000 euro lordi per ciascun consigliere, con istituzione di un trattamento di fine mandato per gli amministratori esecutivi.

Il cda entrerà in carica nella prima metà di novembre, quando Bc Partners entrerà nell’azionariato con una quota del 20% in Ima (l’ok dell’Antitrust all’operazione è arrivato nei giorni scorsi). A quel punto verrà lanciata la Opa obbligatoria su tutte le azioni residue di Ima (che valgono il 48,4% del capitale): il prezzo è stato stabilito a 68 euro. Alla fine Sofima avrà il 55% delle azioni di Ima, mentre Bc Partners arriverà al 45%.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro