Immobiliare, l’allarme di Nomisma "Pochi affitti: sarà fuga dalla città"

La fotografia del settore nel 2022: "Sul fronte delle locazioni la situazione è del tutto ingessata". Frenano le compravendite, ma si va verso il record di settemila unità. "Una realtà seconda solo a Milano"

Il mercato immobiliare bolognese "è ormai secondo solo a quello di Milano per quanto concerne la dinamica". Lo afferma il Terzo Osservatorio sul mercato immobiliare 2022 di Nomisma secondo il quale – nonostante il lieve raffreddamento della domanda – il numero di compravendite in città ha continuato a crescere facendo registrare un +11,5% tra il primo semestre del 2022 e il primo del 2021. A fine anno il numero di compravendite potrebbe anche raggiungere le 7.000 unità, "cifra record per il mercato di Bologna".

L‘attuale livello del mercato dell’affitto è invece "tra i più bassi anche rispetto alla media nazionale ed è il segnale che sul fronte locativo la situazione è del tutto ingessata", sottolinea Nomisma.

La scarsità di alloggi in affitto "ha spinto ulteriormente al rialzo i canoni, che sono aumentati dell’1,6% nella seconda parte del 2022, contribuendo a una variazione annuale del 4,3%".

"L’assoluta indisponibilità di alloggi – si legge nella ricerca – ha spinto al minimo storico i tempi medi di locazione ossia a 1,3 mesi di media, sia per alloggi usati che nuovi".

Ma soprattutto Nomisma mette in guardia: l’assenza di offerta di alloggi in locazione "risulta il vero limite e potrebbe anche generare l’effetto abbandono della città nei prossimi anni".

Sotto le Due Torri, si legge nell’Osservatorio la domanda di case in affitto "è in costante crescita ed è rappresentata in primis da studenti e a seguire lavoratori non residenti e giovani coppie o single".

Ormai risulta "evidente come tale concorrenza abbia spinto il mercato verso la saturazione, mentre la presenza di nuovi alloggi per studenti o per lavoratori di passaggio potrebbe liberare il mercato della locazione per le famiglie tornando a riequilibrare il mercato".

Per quanto riguarda le compravendite, scendendo nel dettaglio, nella seconda parte del 2022 nel comparto residenziale si è registrata una variazione dei prezzi delle abitazioni usate dello 0,2%, che diventa del 3,6% su base annuale. Per le abitazioni nuove si registrano variazioni maggiori e dell’1,5% nel secondo semestre.

Lo sconto medio sul prezzo continua a ridursi e ha ormai raggiunto l’8% per le abitazioni usate e il 4,5% per le nuove.

Prosegue la riduzione dei tempi medi di vendita e ormai Bologna è sui livelli di Milano con circa quattro mesi per concludere una trattativa nel caso di abitazioni nuove e 3,5 mesi per quelle usate.

Le previsioni degli operatori per i prossimi sei mesi riportano una riduzione del numero di compravendite e una stabilizzazione dei prezzi di vendita.

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