Impianto a biometano, il no del Comitato

Circa 600 cittadini hanno fatto fronte comune: "La struttura sarà vicino al centro abitato. Ci porterà traffico e inquinamento"

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Preoccupa a Sant’Agata l’arrivo, nel giro di un anno e mezzo, di un impianto a biometano, in via Montirone, a cura di un privato. Tanto che recentemente, appresa la notizia, è nato spontaneamente un comitato di cittadini che solleva dubbi e chiede maggiori ragguagli. Si chiama Comitato tutela ambiente Sant’Agata e raccoglie circa 600 cittadini.

"Questo impianto – spiegano dal Comitato - non segue i criteri di una produzione di biometano sostenibile. Perché sorgerà a ridosso del centro abitato (il campanile del paese dista a circa un chilometro in linea d’aria) e i primi edifici residenziali adiacenti distano 50 metri. Nei pressi è presente un polo industriale che mette già in difficoltà la viabilità delle strade. Inoltre adiacente al punto dove nascerà il nuovo impianto ne è già presente un altro sempre a biogas collegato ad una stalla. Per non dimenticare che nella località Crocetta si trova l’impianto di Hera che utilizza rifiuti organici. Quindi sarebbe il terzo impianto nello stesso comune".

A parere del Comitato, la biomassa che sarà utilizzata all’anno, pari a 50mila tonnellate, non sarà prodotta localmente ma arriverà da altre zone distanti, in alcuni casi 70 chilometri. Questo comporterà un traffico di mezzi che si andranno ad aggiungere al traffico già presente. "Occorre poi considerare – continua il Comitato – lo smaltimento dello scarto del digestato, stimato in circa 40mila tonnellate. Scarto che sarà caricato e portato via. Ci sarà un peggioramento dell’inquinamento sulle nostre strade".

"È bene precisare – spiega il sindaco di Sant’Agata Beppe Vicinelli - che l’autorizzazione è stata rilasciata dall’Agenzia regionale per la prevenzione, l’ambiente e l’energia dell’Emilia Romagna. Le direttive regionali consentono la possibilità di poter costruire tali infrastrutture su terreni agricoli. Restano alcune perplessità sulla localizzazione, da me personalmente sollevate. Durante l’iter autorizzativo questa amministrazione si è preoccupata di alleviare le criticità dal punto di vista della viabilità, in particolare è stato prescritto alla ditta proponente un importante adeguamento della via Montirone. Ciò mediante allargamento della stessa e realizzazione di un percorso ciclo - pedonale. Sono state impartite prescrizioni sul controllo del piano traffico nonché un monitoraggio costante sulle matrici ambientali per le eventuali emissioni odorigene e di rumore".

Pier Luigi Trombetta

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