Impianto di macinatura tecnologico Felsineo investe quattro milioni

Il nuovo macchinario si basa su sistemi di controllo e supervisione digitale a basse emissioni inquinanti

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La mortadella: tradizione nel gusto e innovazione nel processo produttivo. Sulla soglia del sessantesimo anno dalla fondazione Felsineo Spa mette in campo una raffica di investimenti: pannelli fotovoltaici sui tetti dello stabilimento di Zola ed un nuovo impianto di macinazione della carni che incrementa la produttività, garantisce miglioramento dell’efficienza energetica e idrica, oltre ad una riduzione delle emissioni inquinanti. Taglio del nastro e presentazione ufficiale ieri mattina nella sede di via Masetti per un investimento che vale quasi quattro milioni di euro che proietta l’azienda leader nel mercato della mortadella nel piano di ‘impresa 4.0’ grazie all’adozione di tecnologie digitali applicate ad un sistema di macinazione delle carni controllato in tutte le sue fasi. Fra gli obiettivi dell’impresa appena entrata nel novero delle società ‘Benefit’ c’è certamente un aumento di produttività di circa il 16%, la sicurezza, ma anche la sostenibilità del processo e la massima fedeltà alla ricetta originale della famiglia Raimondi.

"Grazie alla possibilità di inserire automaticamente i dosaggi e di tracciare, lotto per lotto, le fasi di avanzamento della lavorazione, i parametri legati alla materia prima e alle successive trasformazioni, è possibile ottenere prodotti sempre più contraddistinti dal marchio d’eccellenza qualitativa di Felsineo – ha spiegato il presidente Andrea Raimondi. Mentre l’ad Emanuela Raimondi mette l’accento sugli impegni connessi alla trasformazione in società ‘Benefit’ : "È proprio così che desideriamo camminare a passo spedito verso un mondo più verde e un futuro più rosa".

g.m.

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