GABRIELE MIGNARDI
Cronaca

In bici e handbike nel circuito dei santuari

Dal 26 aprile la sesta edizione dell’escursione a tappe con brevetti e classifiche. L’anno scorso boom di adesioni: 16mila presenze

Dal 26 aprile la sesta edizione dell’escursione a tappe con brevetti e classifiche. L’anno scorso boom di adesioni: 16mila presenze

Dal 26 aprile la sesta edizione dell’escursione a tappe con brevetti e classifiche. L’anno scorso boom di adesioni: 16mila presenze

Con due anteprime e la presentazione ufficiale all’auditorium del municipio di Zola si apre il 26 aprile, all’insegna del Giubileo, la sesta edizione del Circuito santuari dell’Emilia Romagna. Un format che si conferma gratuito nato per i ciclisti in tempo di pandemia intorno a una ventina di edifici sacri dell’Appennino bolognese e approdato oggi a una dimensione regionale con 371 santuari censiti (oltre ottanta nell’area metropolitana di Bologna) e inseriti fra le mete a disposizione di chi si muove sulle due ruote (strette, gravel. mountain bike ed e-bike) ma anche agli escursionisti a piedi e, altra novità, ai diversamente abili che si muovono con le handbike.

Un’espansione che corrisponde a una moltiplicazione di partecipanti che tutti gli anni è stata registrata in modo puntuale attraverso una app che fotografa le presenze una a una, e che lo scorso anno ha superato quota 16mila presenze a fronte dei quasi 13mila del 2023. Nato per promuovere e valorizzare l’Appennino e in particolare i santuari mariani e i luoghi dove sono stati costruiti, il circuito prevede la conquista di diversi brevetti e di diverse classifiche, dallo scorso anno esteso anche ai paratleti, in base al numero dei santuari raggiunti. La conquista del brevetto assicura un punteggio bonus, mentre ogni méta, anche fuori dai brevetti, assicura un punto. Chi conquista più punti tra maggio e fine ottobre vincerà la classifica a punti differenziata nelle varie categorie presenti. Oltre agli aspetti sportivi, escursionistici, devozionali e al tema sempre caldo della sicurezza stradale nel nome di Loredano Comastri, quest’anno gli organizzatori hanno dedicato attenzione particolare all’anno santo dedicato ai pellegrini di speranza. Un aspetto che nella presentazione è stato illustrato da don Tommaso Rausa, parroco di Bazzano e Monteveglio.

"Per il 2025 abbiamo aggiunto tre brevetti ‘giubilari’ che riguardano le chiese che le diocesi della nostra regione hanno indicato come ‘mete giubilari’, in totale 93" spiegano gli organizzatori che hanno confermato i certificati di brevetto per handbike e i cammini dei santuari, ma anche quello più recente dei borghi: dodici gioielli di nuclei residenziali più o meno antichi che sorgono nelle vicinanze di un santuario. Da tenere d’occhio il calendario delle dodici visite di gruppo ad altrettanti luoghi sacri, a iniziare (e finire) con il Santuario bolognese della Madonna di San Luca dove si parte ufficialmente il mattino del 26 aprile.

Gabriele Mignardi