"Appena arrivata nella casa, ho visto che c’era una decina di persone tra ragazzi e ragazze che stavano pippando".
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È questo il primo spaccato di Villa Inferno, la villa a Pianoro dell’imprenditore edile Davide Bacci, così soprannominata per via di ciò che succedeva "settimanalmente" tra le sue mura. Gli occhi che osservano questa scena, sono quelli della diciassettenne che ora è la parte offesa nell’inchiesta della Procura che vede indagati otto personalità della ’Bologna bene’.
È ottobre 2019 e per l’adolescente inizia una spirale di degrado a base di sesso a pagamento e tanta, troppa cocaina. Lo scrive nero su bianco, nelle 30 pagine dell’ordinanza applicativa di misure cautelari, il giudice per le indagini preliminari Letizio Magliaro, che riporta i verbali della giovane sentita dal sostituto procuratore Stefano Dambruoso, titolare dell’indagine, e dai carabinieri della Bologna Centro.
Il racconto della ragazza di quella prima sera, "il martedì della seconda settimana di ottobre", non finisce qui. "Sotto gli effetti della coca ho cominciato a baciarmi con una bella ragazza. Ci siamo appartate in una stanza, abbiamo iniziato a fare sesso. Bacci seguito da alcuni amici ha cominciato a filmarci". Il video girerà poi online e su WhatsApp, per poi essere visto pure da un amico di famiglia della minorenne, che la metterà pure in guardia a riguardo. Da qui l’accusa, per Bacci, di produzione di materiale pornografico minorile. Dopo il filmino, prosegue la ragazzina, "ho seguito Bacci insieme ad altri in sauna, al piano inferiore di casa sua, e ricordo di avere avuto un rapporto sessuale con lui, che non sono riuscita a negare perché ero in casa sua, dove avevo assunto gratuitamente parecchia coca".
Nella Villa Inferno, la giovane è tornata altre volte, nei mesi successivi, sempre "per andare a pippare", spiega. E lì, "in almeno una circostanza ho visto chiaramente scene di sesso, che definirei vere e proprie orge", cui lei però dice di non avere partecipato perché "mi appartavo in una stanza con F. F. (uno degli indagati, ndr) e Bacci".
Molte delle ragazze presenti, stando alla ricostruzione dell’accusa, sarebbero prostitute. Non tutte, né per forza, minorenni: difatti, a parte la ragazzina che ha denunciato la vicenda smascherando il laido giro e la sua amica "ex compagna di classe" da lei stessa invitata su consiglio dell’indagato P. R., non è stata accertata la presenza di altre minori. Ma ulteriori approfondimenti a riguardo sono tuttora in corso da parte delle forze dell’ordine, impegnatissime a ricostruire con precisione cosa accadeva in quell’inferno che parrebbe essere stata davvero quella Villa sui colli di Pianoro.
Federica Orlandi
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