Bologna, 25 gennaio 2024 – Il processo a Nicolò Passalacqua, l’aggressore di Davide Ferrerio, potrebbe avere un colpo di scena. E la condanna di primo grado – 20 anni e quattro mesi in abbreviato, per tentato omicidio –, così come il reato contestato, potrebbero mutare drasticamente in appello.
La vicenda è quella dell’aggressione a Crotone l’11 agosto 2022 al ventiduenne bolognese, per un tragico scambio di persona. Ritenendo infatti fosse l’uomo che ’importunava’ sui social con un profilo falso la ragazza che gli piaceva (Martina Perugino, pure a processo per concorso in tentato omicidio), Passalacqua assalì il coetaneo con una ginocchiata e due pugni (secondo le parti civili e il gup che lo condannò), un solo pugno invece per la perizia depositata in aula ieri. Davide è da allora in coma irreversibile.
A ribaltare le sorti dell’imputato potrebbe essere appunto questa nuova perizia medico-legale, disposta dal giudice del processo di primo grado ancora in corso ad Anna Perugino e Andrej Gaju, ossia la madre di Martina e, per l’accusa, la "mente" della spedizione punitiva che culminò nella tragedia, e il suo compagno, entrambi accusati di concorso anomalo in tentato omicidio.
La perizia doveva chiarire, "in particolare tramite il video dell’aggressione", se l’esito di fatto fatale dell’aggressione fosse dovuto ai pugni sferrati da Passalacqua oppure da altro, "per esempio la caduta" al suolo della vittima. Il medico, professor Francesco Introna, conclude: "Ruolo concausale della frattura cranica" che ha portato Ferrerio al coma, avrebbe la "osteogenesi imperfetta" (detta anche ’patologia delle ossa di cristallo’) diagnosticata al ragazzo da bambino, in forma lieve; inoltre, le lesioni sarebbero "occorse a seguito della caduta, provocata dal pugno sul volto", e non dal pugno ’a martello’ sferrato alle spalle, come ritenuto dall’accusa.
Se la perizia fosse accolta dalla Corte d’appello, come richiesto dalla difesa, il reato contestato all’imputato potrebbe mutare in lesioni personali, con prospettive di condanna ben più lievi rispetto a quanto stabilito in primo grado. In aula si è scatenato così il putiferio, con tensioni anche tra la madre di Davide e Passalacqua, collegato in video dal carcere.
L’avvocato di parte civile Gabriele Bordoni, però, ha depositato per contro una memoria in cui vengono analizzati tutti i frame del video dell’aggressione: "L’imputato sferra dapprima un pugno a martello a Ferrerio, alle spalle, poi lo colpisce con una ginocchiata e un secondo pugno – riassume il legale in base alla consulenza –. La vittima cade al suolo battendo prima i glutei, poi tronco e infine capo: progressione che smorza molto l’impatto, rendendo implausibile che abbia causato le gravissime lesioni rilevate".
Inoltre, "i sanitari che hanno ora in cura la vittima certificano l’assenza di incidenza della osteogenesi sulla gravità e l’estensione delle fratture che ne hanno determinato le attuali condizioni".
La decisione sull’acquisizione della perizia è attesa a febbraio.