In corteo per l’ultimo saluto a Bice Biagi

Oltre duecento persone hanno accompagnato il feretro della giornalista per le strade di Pianaccio. Sepolta affianco al padre Enzo

In corteo per l’ultimo saluto a Bice Biagi

In corteo per l’ultimo saluto a Bice Biagi

Più di 200 persone ieri pomeriggio hanno raggiunto Pianaccio, piccola frazione nel comune di Lizzano in Belvedere, per dare l’ultimo saluto a Bice Biagi, la giornalista figlia di Enzo che è scomparsa nella giornata di mercoledì all’età di 75 anni.

Il funerale è stato celebrato da don Giovanni Nicolini e visto l’orario della funzione il parroco don Filippo Maestrello ha optato perché la messa fosse vespertina.

Nella quarta domenica di quaresima il Vangelo descrive la figura del cieco nato che vede una luce nuova grazie all’opera di Gesù. "Anche Bice adesso vede la luce – ha spiegato don Nicolini durante l’omelia – perché ha superato la morte. Grazie alla sua intelligenza ha saputo coniugare la ragione con l’amore e ha speso la sua vita per il bene comune. A differenza del cieco non ha avuto bisogno di incontrare direttamente Gesù per liberarsi dal peccato, ma ha donato la sua vita alla causa del bene vedendo il volto di Gesù incrociando lo sguardo di chi era in difficoltà. Chi fa questo supera le tenebre della morte e vede la luce del cielo e Bice adesso è lassù che ci guarda".

Insieme al cardinale Ersilio Tonini, don Nicolini ha anche celebrato il funerale del padre nel 2007. Ora Bice ed Enzo riposano nello stesso cimitero a Pianaccio e a giudicare dal numero dei presenti alle esequie, anche la figlia Biagi ha lasciato un segno importante nella vita di tante persone.

L’ultimo intervento pubblico nella frazione lizzanese aveva come protagonista il beato don Giovanni Fornasini, uno dei martiri di Monte Sole, che il padre aveva conosciuto. "E’ stata una perfetta interprete dei valori che la famiglia le ha trasmesso – ha concluso Nicolini – e ci sono due parole che erano estranee al suo quotidiano, l’egoismo e l’indifferenza, non solo nell’essere giornalista ma anche nella sua vita". Dall’attentato di piazza Fontana fino alla rivoluzione culturale del 1968 e agli Anni settanta, Bice Biagi è stata testimone dei profondi cambiamenti del mondo e della società da protagonista, raccontandoli. E’ stata tra le fondatrici di Articolo 21 e del Centro documentale dedicato al padre che ha sede a Pianaccio.

Massimo Selleri

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