FRANCESCO MORONI
Cronaca

In marcia per Gaza. Appello contro Israele: "Alziamo la voce e difendiamo l’umanità"

Illustrati i dettagli della manifestazione del 15 giugno a Marzabotto. Associazioni, sindacati, Anpi e Ucoii insieme con la sindaca Cuppi. La Comunità ebraica assente alla presentazione, Forza Italia aderisce.

Illustrati i dettagli della manifestazione del 15 giugno a Marzabotto. Associazioni, sindacati, Anpi e Ucoii insieme con la sindaca Cuppi. La Comunità ebraica assente alla presentazione, Forza Italia aderisce.

Illustrati i dettagli della manifestazione del 15 giugno a Marzabotto. Associazioni, sindacati, Anpi e Ucoii insieme con la sindaca Cuppi. La Comunità ebraica assente alla presentazione, Forza Italia aderisce.

Il grande gelo. Tra il comitato promotore della marcia nazionale ‘Save Gaza’ e la comunità ebraica il dialogo è a zero. Le critiche alla passeggiata da Marzabotto a Monte Sole, annunciata per il 15 giugno alle 14, erano arrivate da Daniele De Paz quando l’idea fu lanciata dalla sindaca Valentina Cuppi. "La manifestazione rischia di trasformarsi in un evento pro Hamas", aveva detto. Poi più nessun confronto. Tanto che ieri, a Palazzo d’Accursio, alla presentazione dell’iniziativa De Paz non c’era e nessun altro commento è arrivato.

A Monte Sole ci saranno la Cgil e l’Unione delle comunità islamiche. Ci sarà anche Forza Italia, con Morris Battistini (vicecoordinatore provinciale e capogruppo a Marzabotto) che spiega: "Da sempre abbiamo mantenuto solidi rapporti con Israele, che consideriamo un alleato storico e un presidio di democrazia in Medio Oriente. Tuttavia, oggi, dobbiamo avere il coraggio di dire che la misura è colma. La reazione di Netanyahu è sproporzionata, inaccettabile. L’adesione è un atto coerente con la nostra storia e i nostri valori: europeismo, rispetto del diritto internazionale, difesa dei diritti umani".

"Noi speriamo che ci sia una grande adesione – insiste Cuppi –, al di là delle appartenenze eccessivamente identitarie". E aggiunge: "Fino ad oggi ci sono state voci molto timide nella condanna di quanto sta avvenendo a Gaza. Così da Monte Sole chiediamo di alzarci per difendere l’umanità: è nostra precisa responsabilità chiedere di fermarsi". D’accordo Gianfranco Pagliarulo, presidente dell’Anpi, che valuta "positivo" – ma "tardivo" – lo stop all’accordo commerciale fra Ue e Israele e rilancia il blocco all’invio di armi a Netanyahu.

Associazioni, collettivi, comunità, oltre al Comitato regionale per le Onoranze ai caduti, all’Associazione dei famigliari delle vittime degli eccidi nazifascisti, alla Scuola di Pace di Monte Sole, alla coalizione nazionale ‘Fermiamo le guerre’ e al Portico della Pace: 90 le realtà aderenti.

"Si tratta di condannare un governo assassino – aggiunge Daniele Ara, assessore alla Pace –. Non ci sono più parole da dire per quanto la situazione sia vergognosa e inaccettabile". "In realtà dobbiamo usare parole chiarissime su Gaza e Cisgiordania – commenta Luisa Morgantini (Fermiamo le guerre) –: non si tratta solo di crudeltà o psicopatia, ma di un piano di annientamento del popolo palestinese".

Yassine Lafram, presidente dell’Ucoii, ha annunciato che domani alla moschea in via Pallavicini risuonerà una sirena anti aerea, senza preavviso, perché "serve un segnale forte". "Questo è uno sterminio forzato – prosegue Lafram –, mentre Netanyahu continua la sua aggressione feroce in nome del Vecchio testamento". L’idea di un allarme fatto risuonare dagli altoparlanti è promossa da Alessandro Bergonzoni, che ha chiesto di proporla anche in piazza Maggiore. Bergonzoni sarà il 4 giugno alle Aldini, quando suonerà la sirena, ma sta lavorando anche con gli istituti Sabin e Crescenzi-Pacinotti. "È un tam tam tra le persone – dice l’artista –: anche Zuppi si è interessato, gli ho proposto di farla sentire in una chiesa". Poi chiude: "La Costituzione è diventata Prostituzione: ci stiamo vendendo. Dobbiamo incorporare la condizione di chi soffre, parlare di pace non basta".