"In Parlamento servono più centristi"

Riccardo Bizzarri, capolista al plurinominale della Camera su Bologna per ‘Noi Moderati’ (centrodestra), da chi è arrivata la proposta di candidatura?

"Lorenzo Cesa (ex parlamentare e segretario dell’Udc). Ho accettato con orgoglio, sono un inguaribile ottimista e credo, come è d’usanza negli Stati Uniti, che i privati bravi e preparati possano dare tanto alla sfera pubblica. Io che sono anche uno che è arrivato alla politica tardi, mai stato un uomo di partito".

Lei è però il sindaco di Masi Torello, un piccolo Comune nel Ferrarese.

"Abbiamo preso quel Comune a un passo dal baratro e in cinque anni l’abbiamo rigenerato. E sa come? Confrontandoci: siamo in mezzo a una poli-crisi e se non lo si fa, non si va avanti. Io governo da civico, continuo a fare il commercialista e giro l’Italia facendo formazione ai miei colleghi e ai tributaristi, collaboro anche con Montecitorio. Conosco le sofferenze delle categorie. Nel mio Comune non c’è quasi opposizione: se ci sono buone idee a destra e a sinistra, io le prendo".

Quindi chi è che si augura che vinca le elezioni del 25 settembre?

"Il centrodestra, certo, e aggiungo: mi auguro che vinca il centro. Servono compromessi per costruire il nuovo governo, altrimenti la gente scende in piazza".

Rimpiange la Prima Repubblica?

"La parola ‘compromesso’ per me non può avere un’accezione negativa, allora voleva dire lavorare per il bene comune. Spero che tanti moderati vengano eletti, servono dei pontieri a quest’Italia"

Lei ci spera?

"E’ difficile, ma spero che ‘Noi Moderati’ superi il 3%. Spero piuttosto in una pace fiscale vera, insieme con l’abbattimento dell’imponibile, e che si prenda spunto da cosa fece il ‘Conte 2’ per i ristori: clausole di salvaguardia per artigiani e imprese, ma stavolta per le bollette".

Paolo Rosato

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro