Incanto di note e danza da Ezio Bosso a Lennon

Oggi e domani nel cortile dell’Archiginnasio le coreografie di Alessio Vanzini con le note ’live’ di due musicisti e un dj. "Ho dovuto rinunciare ai passi a due"

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di Valentina Bonelli

Tra i partecipanti a Bologna Estate, Alessio Vanzini è un giovane coreografo da conoscere e seguire. Una nuova chance per mettersi in luce come coreografo è lo spettacolo L’incanto della danza stasera e domani nel Cortile dell’Archiginnasio. Anche una dimostrazione del suo coraggio a non tirarsi indietro davanti alle difficoltà pratiche che il Covid gli ha imposto.

Vanzini, come ha portato avanti il progetto?

"Ho dovuto rimodulare il mio progetto iniziale, selezionato prima dello scoppio della pandemia, secondo le nuove regole. Non è stato facile, ma sono riuscito a realizzare la mia idea, cercando soluzioni alternative, anche guardando cosa si stava facendo in giro, dalla fine del lockdown, per far ripartire la danza dal vivo in sicurezza".

L’idea portante?

"Unire dal vivo danza e musica, entrambe pesantemente provate: una sinergia, affinché si esaltino a vicenda. Sono partito proprio dalla musica, scegliendo musicisti bolognesi con cui avevo già collaborato per un omaggio a Dalla, lo scorso dicembre a Dancin’Bo di Vittoria Cappelli e Monica Ratti. Si tratta degli strumentisti Guglielmo Pagnozzi e Giulia Facco e del dj Filiberto Perdisa, che hanno creato una colonna sonora estesa da un tributo a Bosso ad arrangiamenti di partiture di Beethoven e Vivaldi, inclusi brani del repertorio operistico di Verdi, omaggi a Rota per Fellini e Morricone, anche Imagine di Lennon. Scelte fatte insieme, un vero e proprio work in progress: pronta la base i musicisti me la facevano ascoltare mentre io pensavo alla coreografia".

In questo periodo sarà stato complicato scegliere i danzatori e provare.

"Ho scelto dieci danzatori semiprofessionisti tra i 18 e i 24 anni che già conoscevo, legati a ottime scuole della regione, tutti con una solida formazione classica, a mio parere indispensabile per sperimentare in varie direzioni. Le prime prove le abbiamo fatte on-line su Zoom e quando finalmente ci siamo potuti ritrovare in sala è stato emozionante. Coreograficamente ho dovuto rinunciare al contatto fisico e ai passi a due, che adoro, perché non ci sono coppie di vita tra i danzatori. Ma suppliamo con la carica degli interpreti, veri e propri animali da palcoscenico e con effetti creati dagli oggetti scenici e dai costumi scultorei di Carlotta Zamboni e Michela Bulgarelli, oltre all’illuminazione studiata per il magnifico cortile cinquecentesco dell’Archiginnasio. Un modo di affermare la resilienza in cui credo, in attesa di tornare a ballare con il contatto fisico connaturato alla danza stessa".

Info: ultimi posti per le repliche (tre al giorno: 19-20.15-21.30), ingresso gratuito e prenotazione obbligatoria (www.incantodelladanza.it).

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