Castenaso (Bologna), 19 gennaio 2019 - Ridotto a poco più di una carcassa, l’autobus della linea 243 Marmorta-Bologna che ha preso fuoco giovedì in serata è stato rimosso alla fine dal centro di Castenaso intorno alle 22 (foto). Per domare definitivamente le fiamme i vigili del fuoco sono infatti dovuti intervenire una seconda volta: l’incendio che sembrava essere già stato spento poco dopo le 19, a causa dell’elevato calore all’interno del mezzo, si è riattizzato (video).
E’ stato così necessario un nuovo intervento di tre autopompe dei vigili del fuoco. Conclusosi fortunatamente senza feriti e intossicati, l’incendio del mezzo pubblico della società lombarda Autoguidovie che gestisce per Tper i servizi di trasporto pubblico in numerosi comuni della pianura bolognese, ha acceso il dibattito fra i cittadini: sui social c’è anche chi ha colto l’episodio per fare paragoni con gli incendi degli autobus che si sono verificati recentemente a Roma e per fare polemica politica.
Getta invece subito ‘acqua sul fuoco’ e liquida l’accaduto come «eccezionale», la società Autoguidovie. «Le cause – dice la società – sono ancora da indagare» e assicura al contempo che «il mezzo aveva fatto la revisione a novembre ed era in regola con collaudi e manutenzioni». L’incendio pare che si sia sprigionato nel vano motore: l’autista che ha notato del fumo uscire dalla parte posteriore ha arrestato la corsa giunto nei pressi della fermata e ha fatto rapidamente scendere i passeggeri. L’accaduto fa comunque mantenere alta l’attenzione sulla sicurezza dei mezzi da parte del sindacato. «Su questo aspetto vigiliamo sempre – sostiene il responsabile territoriale per Bologna e Ferrara di Cisl, Marco Bartoli –. Il parco mezzi si sta ammodernando e i nuovi modelli posseggono impianti di spegnimento automatici».
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