REDAZIONE BOLOGNA

Corto circuito al quadro elettrico, brucia la super villa di Madrigali

Gesso di Zola, nessun ferito nel rogo divampato ieri pomeriggio. L’ex patron bianconero: «Questa casa era una chicca. Aveva legni e vernici speciali, ora è finito tutto in fumo» FOTO - VIDEO

Incendio della villa di Madrigali (FotoSchicchi)

Bologna, 26 ottobre 2015 – Sarebbero accidentali le cause dell’incendio che ieri ha devastato un edificio appartenente al complesso della villa di Marco Madrigali, ex titolare della Cto ed ex presidente della Virtus, in località Gesso di Zola (FOTO). Secondo le prime ipotesi, le fiamme si sarebbero sviluppate intorno alle 17 da un quadro elettrico e da lì, attraverso le condotte, avrebbero raggiunto il tetto in legno che ha alimentato un falò visibile da grande distanza. In poche ore il fuoco ha divorato il complesso (VIDEO) che sorge a poche decine di metri dalla villa principale, nella quale era presente lo stesso Madrigali.

«Fortunatamente non ci sono feriti. Le due persone che abitano nella casa qua a fianco si sono accorte delle fiamme e si sono messe in salvo. Ho dato l’allarme. Ma qua è bruciato tutto... Se mi domanda come sto le dico che stavo meglio ieri...», ha commentato preoccupato al telefono l’ex patron bianconero, che una quindicina di anni fa aveva completamente recuperato la villa antica di oltre 1.200 metri quadrati, sistemato i rustici di pertinenza e riconvertito l’intera tenuta di collina a giardino con piscina, campi da basket e da calcio ad uso della sua famiglia, di quella del giardiniere e degli affittuari.

Dopo una decina di minuti dal cancello di via Gesso è entrata la prima squadra dei vigili del fuoco del vicino distaccamento di Zola. Poi in successione sono arrivati altri mezzi e autobotti da Casalecchio, Bologna e Bazzano. Gli idranti hanno iniziato a buttare acqua sul tetto che era comunque già tutto in fiamme. Per evitare che l’incendio si potesse propagare alla villa principale e a un terzo edificio vicino, i pompieri hanno operato da tutti i lati del rustico di due piani che è stato completamente divorato dal fuoco.

Intorno alle 20 le fiamme erano già ridotte e l’incendio quasi domato: «Un gran peccato. Questa casa era una ‘chicca’. Avevamo utilizzato legni particolari e vernici speciali. E’ finito tutto in fumo», ha aggiunto uno sconsolato Madrigali mentre i carabinieri della stazione di Zola per favorire le operazioni di soccorso avevano chiuso temporaneamente la via Gesso al traffico di transito e ai tanti curiosi. Scosso anche il sindaco di Zola, Stefano Fiorini, accorso sul posto: «Prima il rustico a Madonna dei Prati, la settimana scorsa l’appartamento a Riale, adesso qui da Madrigali. É un mese che abbiamo a che fare con incendi e devo dire che grazie alla professionalità dei vigili del fuoco i danni sono sempre stati ridotti al minimo possibile», le parole del primo cittadino.