REDAZIONE BOLOGNA

A che punto è l’inchiesta sulla villa di Gianluca Vacchi in Costa Smeralda

Due anni fa erano scattati i sigilli per gli accertamenti da parte del Corpo Forestale che aveva riscontrato il rischio frane nell’area in cui sorge l’edificio. Ora la procura dovrà decidere se chiedere o meno il rinvio a giudizio per gli indagati

La villa dell'influencer bolognese Gianluca Vacchi finita nel mirino della procura della Repubblica di Tempio Pausania si trova a Porto Cervo, in Costa Smeralda

La villa dell'influencer bolognese Gianluca Vacchi finita nel mirino della procura della Repubblica di Tempio Pausania si trova a Porto Cervo, in Costa Smeralda

Bologna, 20 febbraio 2025 – La procura di Tempio Pausania ha concluso le indagini sulla villa di lusso in Costa Smeralda dell’influencer bolognese Gianluca Vacchi, una reggia da 15 milioni di euro e 1.200 metri quadrati.

La maxi costruzione sorge sulla collina di Pantogia a Porto Cervo, una delle zone più esclusive della Sardegna.

Le ragioni del sequestro

L'edificio, in parte in fase di costruzione, era stato messo sotto sequestro nel giugno del 2023 per effettuare gli accertamenti da parte degli agenti del Corpo Forestale su mandato del procuratore Gregorio Capasso, e la Cassazione ha poi confermato la misura preventiva.

Secondo quanto appurato dalla Forestale infatti, "la villa ricade su un'area a rischio idrogeologico ed a rischio frana a pericolosità elevata, ed è stata costruita in assenza di autorizzazione preventiva da parte dell'Ente preposto e in assenza di studio geologico”, specifica una nota stampa diffusa dalla Procura.

Cosa succede ora

La procura dovrà decidere se chiedere o meno il rinvio a giudizio per gli indagati.

Com’è la villa di Vacchi a Porto Cervo

La villa a Porto Cervo di Gianluca Vacchi ha un valore complessivo di 15 milioni di euro ed è composta di 1.200 metri quadrati più altri mille di terrazze, con un campo da padel, discoteca, due lodge con suite e 15 camere.

I lavori in Costa Smeralda nel 2023 erano finiti nella lente d'ingrandimento dell'ufficio tecnico del comune di Arzachena, che aveva emesso un'ordinanza di demolizione e ripristino di alcune aree del cantiere ritenute abusive e in eccesso rispetto alle cubature edificabili autorizzate. 

L’avvocato di Vacchi: ipotesi accusatoria infondata

"L’ipotesi accusatoria è assolutamente infondata – dice l’avvocato Gino Bottiglioni –, attendiamo la fissazione della data dell’udienza per confrontarci con il giudice. La questione è tecnicamente complessa ma proveremo l’estraneità del mio assistito”.