Incidente A1 Valsamoggia Modena Sud: venerdì nero, Italia spaccata in due

Scontro fra Tir in A1 nel Bolognese: un morto e traffico in tilt. Soccorsi e acqua agli automobilisti in coda

La terribile scena dell'incidente in A1 (foto Schicchi)

La terribile scena dell'incidente in A1 (foto Schicchi)

Bologna, 25 giugno 2022 - Sono bastati due camion per spezzare l’Italia a metà. Una tragedia nella notte in A1, tra l’uscita Valsamoggia e Modena Sud, che è costata la vita a un camionista di 31 anni, Martino Massafra, di Martina Franca, nel tarantino. L’incidente, avvenuto alle 3,25 della notte tra giovedì e venerdì, ha causato anche sei feriti e ha pesantemente influito sul traffico, già massiccio nell’ultimo weekend di giugno, per tutta la giornata di venerdì, in particolare per i tanti diretti verso sud. Code e afa, sull’asfalto bollente di chi andava al mare e che si è trovato in coda per ore, con il personale di Autostrade per l’Italia a distribuire acqua ai viaggiatori bloccati e assetati. Una situazione che ha causato ripercussioni anche sulla viabilità ordinaria, tra Bologna e Modena, con le auto a passo d’uomo in corrispondenza del tratto interessato dall’incidente.

Tutto è iniziato quando ancora sull’Autostrada del Sole circolavano poche auto. Due tir, uno che trasportava frutta, condotto dalla vittima, l’altro con candeggina, erano affiancati, in sorpasso, diretti verso nord, quando al mezzo carico di detersivi è scoppiata una gomma. L’esplosione ha provocato una violenta sterzata contro l’altro camion. Nell’impatto i tir si sono intraversati: quello di Massafra ha sfondato il new-jersey e si è ribaltato, invadendo tutta la carreggiata sud dell’autostrada. L’altro ha bloccato quella nord. Un’auto con cinque persone a bordo, tra cui un bambino di 12 anni, diretta a sud, si è trovata il gigante su ruote steso sull’asfalto. E non è riuscita a evitare l’impatto. Intanto, la candeggina aveva preso fuoco. Un disastro.

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Quando la polizia stradale è arrivata si è trovata davanti sei feriti (di media gravità, trasportati al Maggiore), oltre al camionista già morto, incastrato nella cabina del tir. Quello che è seguito è stata una nottata di soccorsi e fatica e una giornata di passione. Per consentire i soccorsi, quel tratto di A1 è stato chiuso al traffico, in entrambi i sensi di marcia. Alcuni tir, ‘incastrati’ tra le due uscite sono stati liberati soltanto alle 6,30.

Nel corso delle ore, però, l’aumento di auto dirette verso sud, costrette fino a circa le 11 a strade alternative, ha provocato code fino a 15 chilometri e un intasamento delle arterie circostanti. Erano le 9 quando il personale di Autostrade è intervenuto portando bottigliette d’acqua a chi si trovava bloccato nei 40 gradi di questo venerdì di giugno, resi ancora più torridi dall’asfalto bollente. Code che, in forza di questo ‘mini’ esodo, sono proseguite e si sono trascinate fino all’A14, dove nel pomeriggio rallentamenti sono stati registrati fino a Faenza. Caos anche in A13, tra il bivio per la Porrettana e quello per la Ss16 Adriatica per un incendio, che ha costretto a chiudere quel tratto di autostrada. Nelle Marche, invece, la situazione della viabilità è stata alleggerita, perché i cantieri di ammodernamento presenti nel tratto di A14 compreso tra le uscite Pedaso (Fermo) e Val di Sambro, in Abruzzo, sono stati rimossi e sospesi fino al prossimo 6 settembre.

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